
Atalantamania: troppa confusione! I soliti punti deboli e la nostalgia dei tre fronti
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TALLONI D'ACHILLE- Stasera tutta Bergamo sarà incollata alla tv perché gli emiliani potrebbero portarsi a +1 prima di affrontare l'Atalanta domenica alle 12.30 in quel Gewiss Stadium dove non vince più da 100 e passa giorni. I cali di attenzione della retroguardia, i cross che arrivano sempre a Lookman o Retegui, con mezza difesa che si butta su di loro, il possesso palla fine a sé stesso e lo sbilanciamento in avanti, sono i punti deboli che tutte le avversarie dell'Atalanta, dal Cagliari e dal Venezia che si chiudono fino all'Inter e alla Lazio che si aprono, conoscono e sfruttano per batterla. E sanno anche che non ci sono ricambi del livello di Retegui e Lookman: Maldini e Samardzic su tutti non riescono a fare la differenza.
È UNO SCHAMPIONS- Il serbo doveva andare a centrocampo, l'addetto ai cambi avrà pensato che invece giocasse davanti, fatto che, insieme alla vocale sbagliata nel trambusto dello stadio, potrebbe aver contribuito al fattaccio. Certo è che la squadra appare più slegata, con meno feeling ed idee vincenti, meno grintosa e determinata. La Champions è appesa a un filo, si parla più del clamore mediatico delle dichiarazioni di mister Gasperini del 22 febbraio che della flessione dei risultati. Più che le sue parole su un rinnovo che verrà comunque discusso dopo il 26 maggio, pesa forse maggiormente la mancanza dell'Europa che dava entusiasmo, della Coppa Italia che caricava, e dell'obiettivo scudetto che aveva fatto sognare una piazza che fino a 12 mesi fa era in corsa su tre fronti.
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Dovremmo fare come fanno tutti quelli che ci affrontano,preoccuparci solo di distruggere il il lo...