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    Atalantamania: troppa confusione! I soliti punti deboli e la nostalgia dei tre fronti

    Atalantamania: troppa confusione! I soliti punti deboli e la nostalgia dei tre fronti

    • Marina Belotti
    Lo scambio di 'Ede' per 'Ade' è sintomatico di uno stato confusionale che si vede anche in campo. La manovra offensiva dell'Atalanta c'è, è lei che fa la partita e pressa, ma è tutto inutile se manca l'ultimo passaggio, se manca il gol, se mancano i tiri in porta (5 in 270 minuti). Anzi, è peggio: la squadra spreca un grande dispendio di energie che poi mancano in fase di marcatura, sul rilancio del portiere avversario, sulle ripartenze degli ospiti. Così non arriva nemmeno il pareggio, ma la sconfitta. Il Bologna lo sa e aspetta al varco.

    TALLONI D'ACHILLE- Stasera tutta Bergamo sarà incollata alla tv perché gli emiliani potrebbero portarsi a +1 prima di affrontare l'Atalanta domenica alle 12.30 in quel Gewiss Stadium dove non vince più da 100 e passa giorni. I cali di attenzione della retroguardia, i cross che arrivano sempre a Lookman o Retegui, con mezza difesa che si butta su di loro, il possesso palla fine a sé stesso e lo sbilanciamento in avanti, sono i punti deboli che tutte le avversarie dell'Atalanta, dal Cagliari e dal Venezia che si chiudono fino all'Inter e alla Lazio che si aprono, conoscono e sfruttano per batterla. E sanno anche che non ci sono ricambi del livello di Retegui e Lookman: Maldini e Samardzic su tutti non riescono a fare la differenza. 

    È UNO SCHAMPIONS- Il serbo doveva andare a centrocampo, l'addetto ai cambi avrà pensato che invece giocasse davanti, fatto che, insieme alla vocale sbagliata nel trambusto dello stadio, potrebbe aver contribuito al fattaccio. Certo è che la squadra appare più slegata, con meno feeling ed idee vincenti, meno grintosa e determinata. La Champions è appesa a un filo, si parla più del clamore mediatico delle dichiarazioni di mister Gasperini del 22 febbraio che della flessione dei risultati. Più che le sue parole su un rinnovo che verrà comunque discusso dopo il 26 maggio, pesa forse maggiormente la mancanza dell'Europa che dava entusiasmo, della Coppa Italia che caricava, e dell'obiettivo scudetto che aveva fatto sognare una piazza che fino a 12 mesi fa era in corsa su tre fronti.

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    Magica DEA
    Magica DEA

    Dovremmo fare come fanno tutti quelli che ci affrontano,preoccuparci solo di distruggere il il lo...

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