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    Atalantamania: Samardzic 'alla Ilicic' e Palestra, la Dea non finisce mai

    Atalantamania: Samardzic 'alla Ilicic' e Palestra, la Dea non finisce mai

    • Marina Belotti
    Non sono sedici titolari, come da otto anni a questa parte nel gruppo che individua mister Gasperini. La grande differenza nell'Atalanta capolista con una Coppa europea conquistata sette mesi fa è l'estensione della rosa di qualità. Diciotto-diciannove titolari, due squadre in sostanza che giocano con le stesse caratteristiche offensive. La dimostrazione è stata la partita con il Cesena, un largo 6-1 dove hanno brillato anche le "seconde linee".

    SAMARDZIC- Il biglietto da visita di Lecce diceva già tutto, il paragone dei più nostalgici con Ilicic non si è fatto attendere ma le caratteristiche sono diverse, Certo è che che sa scaldare destro e sinistro dal limite, sorprendendo le difese schierate per azioni vicino alla porta. Ieri si è visto anche arretrare in difesa per dare una mano ai compagni nelle poche ripartenze nemiche, segno che nelle gambe ha corsa e il fiato non gli manca, L'istinto del gol non lo priva della generosità verso i compagni, che serve con precisione di tempi e spazi. Sembra un regista trapiantato a Bergamo da anni. Sicuramente può lottare con Pasalic per una maglia da titolare sulla trequarti.

    PALESTRA- Di questo giovane 2005 ne parlano tutti gli addetti ai lavori, ma vederlo correre, crossare e soprattutto recuperare palloni velenosi davanti agli occhi è tutta un'altra cosa. Palestra ha personalità da vendere, Gasperini da mesi gli dà fiducia aggregandolo in prima squadra e adesso ha dimostrato di essere pronto allo step successivo. Duella con sacrificio e sottrae tanti di quei palloni che Celia e Pieraccini devono farsi da parte subito. Come con Ruggeri e Scalvini, l'Atalanta ha un altro figlio di Zingonia da cui attingere. Non più nel futuro, ma già nel presente.

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