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Violamania: no, non è la BBC
Al bando gli alibi degli infortuni, importanti, gravi, ma da mettere in conto, perché se un c.t. decideva di portare i vari Insigne, Cassano ed Immobile, ed altri giocatori rivelatesi deludenti al Mondiale, voleva dire che Pepito difficilmente offriva garanzie tali da fare il viaggio in Brasile, e Mario Gomez è reduce da quasi un anno di stop, quindi facilmente soggetto alle ricadute; e alla sfortuna, i pali e la sfortuna sotto rete ci sono anche per gli altri, vedi l’Atalanta domenica scorsa, e qualcuno potrebbe dire che è soprattutto frutto dell’imprecisione degli attaccanti o di chi si ritrova sottoporta; sara’ pur vero come dice Montella che qualcuno a Firenze si è montato la testa e vorrebbe sempre veder vincere la Fiorentina tre a zero, ma c’è anche chi si accontenterebbe del ritorno ad un successo in casa, a 90 minuti di bel gioco filati, e soprattutto a prestazioni da circoletto rosso, tali da portare i top club europei a fiondarsi sui migliori giocatori gigliati.
Perché è vera la teoria che la società gigliata ha trattenuto a forza Cuadrado nell’ultimo calciomercato, ma è anche vero che il colombiano è tutto fuorche’ ancora un campione, definizione che va assegnata a chi decide le partite importanti da solo, specie quelle di un certo spessore. Il classe ’88 di Necocli’ sta diventando sempre di piu’ un perfetto solista e se gioca così, è perché nessuno ha ancora creato un’alternativa al gioco orizzontale e al possesso palla. Certo, Montella ha dovuto buttar via gran parte di cio’ che aveva studiato durante l’estate ma il tempo del pre campionato, usato in queste prime quattro giornate, è scaduto. La Fiorentina sta perdendo troppo terreno ed anche il mister gigliato è chiamato a dimostrare quanto si dice di buono della sua capacità di fare calcio e saper mutare le situazioni. Stanno cambiando le gerarchie in campo e nello spogliatoio. La fascia di capitano è sempre di piu’ sul braccio di Borja Valero (proprio sicuri di volerla affidare ad uno che ha avuto qualche problema recente con gli arbitri, ovvero a chi potrebbe essere intimorito al dialogo con le giacchette nere?) e sulla linea mediana Pizarro è alla seconda panchina di fila, e non gioca il suo alter ego, Badelj, ma Aquilani. Tutto si trasforma nell’universo, tranne l’andazzo di risultati da troppo tempo intrapreso. Non è qualcuno si è illuso che le vittorie in tournèe con Brillante e compagnia fossero la panacea al malgioco che da troppo si vede al ‘Franchi’ di Firenze? Certi che Montella ed i Della Valle in primis, persone dall’ego smisurato, sapranno trovare presto i giusti rimedi.