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    Ventola a CM: 'L'amicizia con Vieri e le pazzie di Cassano. Quella frase di Thohir...' VIDEO

    Ventola a CM: 'L'amicizia con Vieri e le pazzie di Cassano. Quella frase di Thohir...' VIDEO

    • Francesco Guerrieri
    Aneddoti e retroscena di un calcio che fu. Fine anni Novanta, Serie B. Derby Lecce-Bari, un giovanissimo Nicola Ventola segna il gol del pareggio a pochi minuti dalla fine: "Al mio paese, Grumo Appula, l'unico Ventola sull'elenco telefonico ero io. Così i tifosi del Lecce iniziarono a chiamare a ogni ore del giorno e della notte, per la gioia dei miei genitori. Ma il problema non era tanto quello, quanto le cose che dicevano". L'ex attaccante è intervenuto nella nostra diretta Instagram raccontando un aneddoto dietro l'altro della sua carriera: "Io ero tra Primavera e prima squadra del Bari, Cassano tra i Giovanissimi e Allievi Nazionali, si capiva che aveva talento. Con la testa era già un pazzo scatenato: un giorno non si trovava più il pullman della squadra, se l'era portato via Antonio che allora aveva 12/13 anni".

    RICORDI NERAZZURRI - A 20 anni il grande salto all'Inter: "Ero emozionato ma avevo anche paura, perché lasciai Bari dove mi sentivo il re per andare in un top club. Ho debuttato con una doppietta, quel giorno però non avevo festeggiato perché avevamo la Champions poco dopo. Diciamo che mi sono rifatto nel tempo... Con Ronaldo avevamo un ottimo rapporto, in Brasile è come il Papa: un giorno sono sceso insieme a lui dall'aereo e neanche mi hanno controllato il passaporto. Su Bobo Vieri so che posso sempre contare, come anche lui su di me. Non è facile trovare un'amicizia così duratura nel mondo del calcio, spesso capita di cambiare squadra e di crearsi un nuovo gruppo". 

    ERIBERTO E THOHIR - Quando Thohir arrivò all'Inter gli chiesero chi era il suo giocatore preferito nella storia dell'Inter: "Ventola" aveva risposto l'ex presidente. Ma Nicola gli prese un colpo: "Io ero a Los Angeles, era notte. Quando mi sono svegliato la mattina dopo ho trovato centinaia di chiamate perse e messaggi Mi ero spaventato perché pensavo fosse successo qualcosa alla mia famiglia, invece erano i giornalisti che volevano parlare con me di questa cosa". Poi l'incontro face to face, da presidente a... fenomeno: "Mi ha detto che aveva scelto me per il mio spirito di sacrificio e la voglia di non mollare mai". Ventola è stato uno dei pochi giocatori a essere prima compagno di Eriberto, poi di Luciano (stessa persona con due documenti diversi, quando uscì fuori lo scandalo fu squalificato): "Lo conoscevo bene, a Bologna lo trattavamo da ragazzino ma in realtà aveva un solo anno in meno di me. Quando si scoprì tutto, ci raccontò che era stato un pasticcio fatto da altre persone". Storie e aneddoti del passato, tra amicizie e sogni di un ragazzo che ha un solo rimpianto nella sua carriera: "Senza infortuni sicuramente avrei fatto tante cose belle". Firmato: Nicola Ventola.

    @francGuerrieri 

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