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    Sassuolomania: Scamacca è unico, diamo un’occhiata alla sua crescita

    Sassuolomania: Scamacca è unico, diamo un’occhiata alla sua crescita

    • Luca Bedogni
    Scamacca diventerà presto il centravanti titolare della Nazionale: Belotti, Immobile e compagnia sono avvisati. Non ho dubbi a riguardo, ha caratteristiche uniche. Mancini deve solo trovare il modo di inserirlo nel gruppo e spiegargli calcio come sa fare. Scamacca è forte in area, è 1,95 ma è anche bravo tecnicamente, quando va incontro al pallone. E poi ha colpi improvvisi, prendete ieri sera cos’ha fatto contro il Napoli. Talvolta, è vero, si ha la sensazione che combini poco, che gigioneggi. Tutt’a un tratto però la butta dentro: di forza o con una giocata pazzesca. Perché vede la porta, la cerca e la trova da vero bomber. E soprattutto osa: è questo che mi colpisce di più. Tira quando nessuno lo farebbe, gli viene talmente naturale che nemmeno ci pensa. E il più delle volte quando tira centra la porta, e quando la centra, è sempre un pericolo perché è dotato di potenza e precisione. Dunque, largo a Scamacca. 

    Se questo breve elogio post Sassuolo-Napoli (2-2) vi sembra esagerato, avete bisogno di qualche numero. Fotografano bene la sua crescita. In stagione ha fatto 15 presenze finora, di cui soltanto 6 da titolare. Genoa, Venezia, Empoli, Cagliari, Milan e Napoli. Su 6, 4 volte è andato in gol, con una doppietta a Genoa (che poteva essere tranquillamente una tripletta) e un quasi bis a San Siro. 5 gol in tutto, 3 nelle ultime 3 giornate. Gli dai fiducia un attimo e ti ripaga. Segna contro la capolista di turno, non fa differenza. Segna in faccia a Koulibaly, a Kjaer e Romagnoli, l’anno scorso ha bullizzato De Ligt. Insomma è forte e lo dimostra coi più forti. 

    E poi non è di quelli presuntuosi e vacui. Si è fatto le ossa in cadetteria, di gavetta ne ha alle spalle. Nei due anni di Serie B, 17/18 e 19/20, rispettivamente con Cremonese e Ascoli, ha raccolto 47 presenze e 10 gol (di cui soltanto uno coi violini). Volete sapere il trend in Serie A? Facciamo il paragone? In questi ultimi due anni le presenze sono 44, i gol 13 (8 in rossoblù, 5 in neroverde). E anche nel Genoa di Ballardini non giocava sempre titolare come invece faceva ad Ascoli. Ciò significa che è cresciuto e sta crescendo a prescindere dal minutaggio. Segno evidente che ci troviamo di fronte a un giocatore la cui esplosione non può essere fermata. Solo gestita, controllata. Cosa che sta facendo benissimo Dionisi. 

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