Sampdoria, caso Cellino: ecco i trasferimenti contestati e quelli bloccati. I dettagli
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C'è grande attesa a Genova, sponda Sampdoria, per l'incontro previsto oggi intorno alle 16.00 tra le varie istituzioni del mondo del calcio. Il tavolo tecnico di questo pomeriggio vedrà coinvolte la Figc, la Lega di Serie A e quelle di B e C. Sul menù come noto c'è il 'famigerato' articolo 90 delle Noif. Si tratta dei cosiddetti paletti posti ad alcune società in ottica mercato, ad esempio a chi ha ottenuto l'omologa del piano di ristrutturazione del debito sulla base del nuovo codice della crisi d'impresa, ossia lo strumento utilizzato per il salvataggio della Sampdoria. Coinvolto nella vicenda non c'è soltanto il club doriano, ma anche lo Spezia e la Juve Stabia.
I CASI NEL MIRINO - A sollevare il caso è stato il presidente del Brescia Massimo Cellino, seguito a ruota dal patron del Pisa Knaster. La sensazione però è che queste due società siano soltanto le 'capofila', quelle cioè che hanno portato alla ribalta dei media la situazione, ma che alle spalle ci sia un folto gruppo che contesta l'interpretazione della norma. Alcuni spifferi sussurrano anche che qualche club possa essere 'spaventato' dalla formazione che il Doria sta imbastendo per il prossimo anno, ma per il momento si tratta soltanto di rumors. L'esposto presentato da Cellino contesta in particolare due situazioni, ossia i trasferimenti di Giovanni Leoni ed Estanis Pedrola, riscattati a giugno dalla Samp. Il Pisa invece ha messo nel mirino le rescissioni di Verre e Conti, la cessione di Askildsen e il riscatto automatico di Romagnoli, previsto al raggiungimento di alcuni obiettivi particolarmente 'scontati'.
POSIZIONE SAMP - La Sampdoria, dal canto suo, si definisce tranquilla anche se consapevole della situazione. Tra l'altro, questa situazione ha momentaneamente congelato alcune operazioni in entrata, in attesa di chiarimenti. Nel comunicato di lunedì, il club aveva fatto sapere che "Ogni attività viene attentamente e preventivamente sottoposta al parere dell’ufficio legale della società, garantendo così la massima trasparenza e correttezza" e si era detto convinto che "le operazioni perfezionate potranno quanto prima essere rese esecutive". Anzi, date le cosiddette azioni di disturbo il presidente Manfredi aveva minacciato: "Qualora dovessimo subire danni relativi alla nostra corretta operatività, non esiteremo a far valere i nostri diritti nelle sedi opportune". La sensazione è che la giornata di oggi potrebbe anche non produrre un esito definitivo. Un responso, però, va dato entro la partita di Coppa Italia, quando i contratti devono diventare esecutivi. I legali della Samp, comunque, si sono preparati ampiamente per l'incontro.