Redazione Calciomercato
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Romamania: si rivede l'Europa grazie a Ranieri, ma confermarlo in panchina sarebbe un errore
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Lo stesso Sir Claudio, con il passare delle settimane e l’accumularsi di punti e vittorie utili, è passato dall’essere il più idoneo degli aggiustatori a colui che può dare un senso ad una stagione in larga parte compromessa dal bimestre terribile a trazione Ivan Juric.
Con Dybala tenuto a riposo per circa un’oretta, la Roma non ha subito il contraccolpo dell’assenza del match winner contro il Porto. Anzi, Baldanzi e Soulé, pur non iscrivendosi nel tabellino dei marcatori, hanno dato prova di poter finalmente rappresentare quel futuro del quale tanto ha parlato lo stesso tecnico testaccino ma che sembrava non arrivare mai. Torna a convincere Saelemaekers, che apre le danze con un gran sinistro, e ritrovano il goal sia Shomurodov che Cristante, mentre Angelino si conferma una sentenza in zona offensiva in questo inizio di 2025.
Un punto di distanza adesso separa la Roma da Milan e Bologna, che pur con una gara in meno, dovranno affrontarsi tra loro. E non c’è dubbio che a Trigoria si tiferà per la X come risultato finale.
Ma anche la Fiorentina, che a ottobre aveva umiliato i giallorossi con un netto 5-1 al Franchi, ora è tornata in orbita riaggancio. Il che significa che oggi, pensare di vivere una stagione senza impegni infrasettimanali l’anno prossimo è un’ipotesi decisamente meno remota rispetto a qualche settimana fa. E la Lazio è lì, a sette lunghezze di vantaggio. Meno della metà dei punti che la separavano dalla controparte capitolina al fischio d’inizio del derby del 5 gennaio scorso.
L’errore da non commettere ora, ed è tutto relativo ai piani alti del club giallorossa, è quello di poter pensare di ripartire da Ranieri come allenatore per la prossima stagione. Se la Roma in un certo momento è stata a 2 punti dal terzultimo posto è proprio per la scarsa lungimiranza mostrata da chi da ormai cinque anni guida il timone della società di Trigoria.
Confermare De Rossi tre anni per poi esonerarlo dopo 4 giornate e prendere al suo posto un tecnico che mai aveva superato il decimo piazzamento in classifica sperando che potesse fare meglio sono due lezioni preziose da tenere a mente nelle segrete stanze friedkiniane. E per quanto Ranieri rappresenti un padre nobile del romanismo, una società che ambisce a traguardi più importanti di un’insperata rincorsa all’Europa o alla Conference League non può affidare la programmazione del futuro ad un tecnico tornato in fretta e furia e solo per sentimento dal suo buen retiro.
A maggior ragione perché nel comunicato con cui è stato annunciato il terzo mandato dell’allenatore romano, viene fatta esplicita menzione ad un futuro da dirigente. La credibilità, già abbastanza risicata, concessa a Dan e Ryan subirebbe un ulteriore ribasso qualora venisse smentito l’ennesimo proclama.
Commenti
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Baldanzi è proprio bravo e non ha momenti vuoti, è continuo. Come caratteristiche mi ricorda Morfeo.