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  • Roma, Ghisolfi: "Non ero pronto per quello che stiamo vivendo. Ranieri uomo giusto. Mercato? Nuova straregia"

    Roma, Ghisolfi: "Non ero pronto per quello che stiamo vivendo. Ranieri uomo giusto. Mercato? Nuova straregia"

    • Redazione CM
    Non è un momento positivo o semplice per la Roma. Già due esoneri in stagione (prima Daniele De Rossi, poi Ivan Juric) e una classifica deficitaria, 12esima in Serie A con soli 13 punti dopo le prime 12 giornate.

    Lo sa bene Florent Ghisolfi, che ammette: "Non ero pronto per quanto stiamo vivendo". Ma su una cosa è sicuro: "Claudio Ranieri è l'uomo giusto per portare risultati nel breve termine e non solo".

    Il direttore sportivo giallorosso è stato tra i protagonisti del Social Football Summit allo Stadio Olimpico di Roma e ha parlato a tutto campo, dal momento della squadra alle strategie per il mercato e non solo: le sue dichiarazioni.

    IL MOMENTO - "Non è un periodo facile, dobbiamo tenere il morale alto, continuare a camminare,  dobbiamo lavorare e trascinare tutti fuori da questo brutto periodo. Non siamo contenti, ma dobbiamo rimanere positivi ed essere pronti ad andare avanti per uscire da questo momento difficile. Ranieri mi ha detto di venire al posto suo (ride, ndr)".

    L'INGAGGIO DI RANIERI - "Per me e il club è un'opportunità fantastica quella di lavorare con lui. Lo conoscevo, è un gentiluomo, un uomo diverso da quelli a cui siamo abituati. E' un onore imparare da lui e crescere al suo fianco. Ranieri porterà al club la sua calma, la sua serenità e la sua esperienza, non serve presentarlo. Crediamo sia l'uomo giusto per migliorare i risultati nel breve termine. Ma guardiamo anche avanti, è importante non rimanere immobili e lavorare sul futuro: vogliamo lavorare e costruire con Ranieri, crediamo che nell'organizzazione una figura italiana come lui serva all'interno del club. E' la persona giusta al momento giusto, tutte le scelte sportive passeranno da lui".

    STRATEGIA SU GIOVANI E POSSIBILITA' UNDER 23 - "L'academy fa parte del progetto, è molto importante per noi fa parte della mia missione, gioca un aspetto centrale. Volevamo unire la stabilità tecnica con Alberto De Rossi che è a capo dell’academy e volevamo aggiungere nuove persone come Roberto Trapani a capo dello scouting dell’academy. L'academy della Roma ha funzionato bene e vogliamo continuare a farlo, è importante anche il luogo dove si può costruire questa academy. Abbiamo dei progetti in cantiere, non possiamo rivelarli, ma ci stiamo lavorando. Stiamo prendendo in considerazione quello che si sta facendo altrove per creare ancora più legami tra la prima squadra e l'academy".

    STRATEGIA DI MERCATO - "Abbiamo modificato la nostra strategia di mercato. Oggi preferiamo investire nel lungo periodo piuttosto che fare prestiti con giocatori che hanno più esperienza e contratti più pesanti. Per esempio, quando abbiamo acquistato Manu Koné facendo un contratto quinquennale abbiamo ammortizzato su cinque anni l'investimento e il costo annuale di Koné è inferiore a quello di Renato Sanches. Così abbassiamo l'età media della squadra e abbiamo creato anche valore per il futuro. Abbiamo raggiunto tutti i nostri obiettivi sul mercato, ora dobbiamo raggiungerli anche sul campo. Avevamo un obiettivo specifico quando sono arrivato a giugno, quando si ha una strategia è importante continuare sul cammino tracciato. Il vecchio sistema che abbiamo adottato non era più sostenibile economicamente".

    COSA SI DEVE FARE IN UNA SITUAZIONE DIFFICILE - "Difficile farsi trovare pronto per quello che stiamo vivendo. Dobbiamo assumerci le nostre responsabilità e affrontare la situazione, credendo ancora nel progetto. Le cose possono cambiare molto velocemente. Guardiamo il Napoli dello scorso anno che ha cambiato quattro allenatori e guardiamo il Napoli adesso. Dobbiamo lavorare, ma non posso dire che ero pronto a quanto stiamo vivendo in questa stagione. La cosa positiva è che abbiamo la percezione che il club non si sta muovendo male: la proprietà mantiene la calma, Friedkin è concentrato sul lavoro, vuole trovare una soluzione ed è ben saldo sul progetto. Questo ci dà fiducia".

    CHI HA CHIAMATO RANIERI - "Lo ha chiamato il club, è stata una decisione della società".

    EFFETTO RANIERI - "Ha dato un'energia speciale per la squadra. Quando è entrato per la prima volta in spogliatoio abbiamo percepito la sua aura. Il primo discorso allo staff è stato toccante. La scelta è giusta, sia nel breve che nel lungo periodo. In Francia usiamo un'espressione per descrivere un uomo come Ranieri, un gentleman delicato ma sentiamo il suo temperamento quando deve prendere una decisione".

    TIFOSI - "Ogni giorno ci svegliamo e lavoriamo in funzione dei nostri tifosi. Ci rattrista sentire l'atmosfera degli ultimi giorni allo stadio, ma capiamo perfettamente la loro delusione. Cercheremo di tornare ad alti livelli".

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