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Orsato: "Niente Russia. Il Var? La certezza non c'è neppure nelle immagini". E sull'Inter...
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"Mi era stato chiesto di collaborare con la Federcalcio russa come esperto ma, considerati la situazione socio-politica attuale e i miei principi etici, ho deciso di non accettare", si legge su Repubblica.
L'ormai ex arbitro prosegue: "Il mio futuro? Cerco nuove sfide, voglio concentrare le mie energie in un progetto tecnico e associativo con l'Aia in Italia. Non mi candiderò alla presidenza perché io sono un tecnico, potrei dare una mano solo in un progetto politico che miri a separare gestione associativa e politica da quella sportiva".
Orsato, intervistato da Repubblica, parla anche del rapporto fra arbitro e VAR: "È uno strumento ormai indispensabile per ridurre gli errori ma serve costruire una generazione di fischietti che sappiano decidere con personalità perché a volte la certezza non c'è neppure nelle immagini e dunque la decisione del campo resta insostituibile. Mi piacerebbe un mondo in cui tutti comprendessero anche l'errore dell'arbitro ma con le tecnologie di cui disponiamo oggi nessuno giustamente accetterebbe più di perdere una finale Mondiale per un fuorigioco millimetrico".
Orsato risponde così sul motivo per cui per lungo tempo non ha arbitrato l'Inter (ultima partita nel maggio 2023, mentre risale al 2018 il famoso episodio di Pjanic nel match tra nerazzurri e Juventus): "Ho arbitrato tante volte tutte le squadre, alcune più frequentemente, altre meno. Quale sia il momento di dirigerne una piuttosto che un'altra lo decide il designatore".