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Niente più casi Chelsea in Premier: stop all'ammortamento dei cartellini oltre i 5 anni
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IL REGOLAMENTO UEFA - Lo scorso giugno, ricordiamo, la UEFA aveva fissato il proprio limite a cinque anni per l'ammortamento delle spese di trasferimento, fissando una norma di controllo dei costi della squadra che limita le spese per gli stipendi di giocatori e allenatori, i trasferimenti degli agenti al 70% dei ricavi del club, una regola che sarà implementata gradualmente, prima al 90% nel 2023-2024, all'80% nel 2024-2025 e al 70% nel 2025-2026 e in seguito. Il nuovo regolamento della Premier si adatta alla UEFA, ponendo, inoltre, un tetto massimo di perdite pari a 122 milioni di euro, lungo un periodo di 3 anni per rispettare i paletti del Fair Play Finanziario.
IN PRECEDENZA – Come sottolineato, quindi, in precedenza i club potevano ammortizzare il costo del cartellino del trasferimento del contratto lungo tutta la durata del contratto, indipendentemente dalla lunghezza dello stesso. La regola, quindi, permetteva alle società di ingaggiare giocatori con contratti lunghi e potenzialmente di distribuire l'impatto della spesa per i trasferimenti su un periodo più lungo, per aiutarli ad adempiere ai loro obblighi finanziari.
TUTTO MERITO DEL CHELSEA – Per lungo tempo, la mancanza di un regolamento ha permesso a club come il Chelsea di spalmare le spese su contratti da 6/7, anche 8 anni (Mykhailo Mudryk, ad esempio, ha firmato un contratto di otto anni e mezzo - il più lungo nella storia della Premier League - con il Chelsea dopo il suo trasferimento dallo Shakhtar Donetsk a gennaio per 70 milioni di euro o anche Enzo Fernandez ha firmato un accordo fino al 2031, dopo il suo arrivo dal Benfica a gennaio per 123 milioni di euro).