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    Milanmania: punto su Rangnick, Elliott vuole il top del calcio mondiale. Ma l'impronta italiana è sacrificata

    Milanmania: punto su Rangnick, Elliott vuole il top del calcio mondiale. Ma l'impronta italiana è sacrificata

    • Carlo Pellegatti
    Ralf Rangnick continua a studiare la lingua italiana. Capita di leggere poi che siano in ascesa le quotazioni di Stefano Pioli .Intanto però Ralf Rangnick continua a studiare l’italiano. Solo un dubbio attanaglia gli osservatori e gli opinionisti. Nel caso che riprendesse il campionato e terminasse a fine luglio o ai primi di agosto, i dirigenti del Milan cambierebbero idea confermando ancora Pioli?

    Probabilmente per il timore che il tecnico tedesco non abbia il tempo necessario per inculcare la gruppo le sue idee, le sue metodologie, la sue strategie di gioco. Indubbiamente sarebbe un rischio, ma ho la convinzione che la scelta sia stata già presa e non si torni indietro. E’ una mia convinzione, non certo una sicurezza. Qualcuno mormora che il  Fondo Elliott non voglia vivacchiare in questi anni alla guida del Milan, ma lasciare un segno importante perché il Club possa ritornare un punto di riferimento per il calcio mondiale

    I prossimi mesi confermeranno queste indiscrezioni o le smentiranno, per la delusione del popolo rossonero. Beh, ingaggiare Rangnick sarebbe una decisione forte, temeraria, coraggiosa, rischiosa. Sono però molti i tifosi del Milan, che, dopo anni di poca aurea mediocritas, preferirebbero rischiare uno choc piuttosto che continuare con questo andamento lento, lento, lento.

    Intanto si comincia a ipotizzare, nel caso di suo arrivo a Milano, sul suo possibile staff, formato soprattutto da suoi vecchi collaboratori, oggi al Lipsia. Come Lars Kornetka, oggi vice di Nagelsmann, che lavora sul campo, ma svolge anche  il compito di  analista video. Un ‘altra figura importante nell’organigramma è quella di Moritz Volz, che studia le squadre  avversarie ,redigendo una relazione sulle loro caratteristiche tecnico-tattiche. Come collaboratore dell’area manageriale dovrebbe seguire Rangnick a Milano anche Peter Zeidler, che ha lavorato a lungo con lui a Hoffenheim e a Salisburgo.

    Per quanto riguarda il mercato, a Casa Milan potrebbe insediarsi Paul Mitchell, oggi nell’ufficio scouting del Lipsia. Si tratta solo di voci e di ipotesi, anche se gli appassionati milanisti dovranno abituarsi a uno staff di totale matrice estera, in caso di approdo milanese di Rangnick.

    Esiste il rischio che vada a perdersi l’impronta milanese e italiana del Milan dei Trabattoni, dei Rizzoli, dei Carraro e dei Berlusconi. Personalmente sono così stanco di lottare sempre nella seconda parte della tabella di sinistra della classifica ,con ospitate poco gradite nella parte destra, che sarei disposto anche a  sentir parlare sempre tedesco, se il verbo più tradotto e più usato fosse "Gewinnen!!!”, "vincere".

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