
Milan, dettagli e retroscena del summit tra Paratici e Furlani: cosa manca per la chiusura definitiva
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PRIORITÀ E SINTONIA - Il Milan aveva fatto più di un pensiero su Andrea Berta (ufficializzato ieri dall’Arsenal) e poi è andato dritto su Fabio Paratici, l’unico capace di mettere tutti d’accordo. Per esperienza, contatti, capacità e conoscenze. Senza dimenticare i 9 scudetti vinti con la Juventus. Un vincente per un Milan che vuole tornare tornare a vincere nel minor tempo possibile. Le offerte di certo non mancano ma Fabio Paratici ha messo il Milan in testa da più di un mese. Un aspetto che Giorgio Furlani ha accolto con soddisfazione: i due si conoscono da anni ma solo nell’ultimo periodo hanno approfondito, la sintonia è molto buona così come la condivisione di idee e progetti per il rilancio del club ad alti livelli.
COSA MANCA - Tutto viaggia nella direzione giusta e con un entusiasmo tale che, nella giornata di ieri, circolavano indiscrezioni su una firma imminente di Paratici con il club di Aldo Rossi. Servirà qualche giorno in più ma ormai ci siamo: salvo inaspettati ribaltoni sarà Paratici il nuovo direttore sportivo del Milan. E allora cosa manca per la fumata bianca definitiva? La composizione del team di lavoro del dirigente emiliano che ha avanzato la candidatura di Lorenzo Giani, attualmente alla Sampdoria, per il ruolo di responsabile dell’area scouting. I due hanno lavorato insieme sia alla Juventus che al Tottenham con un’intesa professionale molto importante. Giorgio Furlani, però, quel ruolo vorrebbe affidarlo, per la seconda volta, a Geoffrey Moncada, suo uomo di fiducia da diversi anni: l’attuale direttore tecnico rossonero ha un contratto in scadenza nel 2026. Qualche punto da discutere ancora sussiste ma sono dettagli che verranno definiti nei prossimi giorni. La strada è tracciata, il nuovo Milan riparte con Fabio Paratici.
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Di male in peggio... adesso si che possiamo completare l'opera... non so più cosa da dire...