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  • Milan, Conceicao si aggrappa agli alibi ma il suo percorso è negativo: tutti i capi d'accusa

    Milan, Conceicao si aggrappa agli alibi ma il suo percorso è negativo: tutti i capi d'accusa

    • Daniele Longo
    La sconfitta del Maradona contro il Napoli ha il sapore di resa da parte del Milan. Mike Maignan e compagni vedono scappare il Bologna quarto in classifica con un ritardo di 9 punti. Ma l’aspetto più preoccupante è che il Diavolo non riesce proprio a schiodarsi dalla nona posizione in classifica, inaccettabile per il blasone del club e per gli investimenti fatti (male, nda) sia la scorsa estate che nel mercato invernale. Il Milan così al momento si divide tra la modestissima Conference League e la speranza di vincere la Coppa Italia per staccare quantomeno il pass per l’Europa League. Questo Milan, però, parte nettamente sfavorito contro un’Inter lanciata verso lo scudetto numero 21 della propria storia. 

    CONCEICAO COLPEVOLE - A otto giornate dalla fine gli alibi sono finiti e tutte le componenti, dal vertice più alto a quello più basso della piramide, devono assumersi le proprie responsabilità. Sergio Conceicao in realtà ha tentato di aggrapparsi a qualcuno di questi al termine di Napoli-Milan: l’assenza di Ruben Loftus-Cheek e i problemini di Malick Thiaw e Rafael Leao. Il centrocampista inglese, in realtà, non è mai stato veramente a disposizione nemmeno con Paulo Fonseca, sempre alle prese con i soliti problemi muscolari. Senza dimenticare che Thiaw è finito in mezzo all’inconcepibile e folle alternanza dei difensori centrali tutta di stampa portoghese ( iniziata da Fonseca e rifinita da Conceicao) mentre Rafa ha iniziato in panchina 1 gara su 3 da quando al timone c’è Sergio Conceicao. Al posto del numero 10 ha trovato spesso spazio Joao Felix: l’ex bambino prodigio del Benfica era stato chiesto a gran voce proprio  da Sergio Conceicao ma fin qui è rimasto alla buona mezz’ora giocata all’esordio in coppa Italia contro la Roma con tanto di gol all’esordio. Il tecnico nativo di Coimbra non è certamente il responsabile unico di questa stagione così brutta per i colori rossoneri, ma le sue colpe sono fin troppo evidente e hanno contribuito alla decrescita di alcuni dei giocatori più rappresentativi della rosa, Pulisic in primis. A questi vanno aggiunte alcune scelte strategiche sbagliate, la mancanza di un gioco riconoscibile e il flop in Champions League.

    OCCASIONE SPRECATA - Sullo spessore dell’uomo e del professionista Sergio Conceicao nulla da dire, la sua storia nel calcio parla da sola. Il campo, però, sta emettendo un verdetto chiaro: questo Milan non sembra essere fatto per lui. Per il suo modo di fare calcio e per i suoi metodi. Da quando è subentrato a Fonseca il Diavolo deve combattere con un fattore: l’iniziale vantaggio degli avversari. Una costante che denota una difficoltà evidente nel saper motivare al meglio la squadra oltre a una preparazione tattica insufficiente. Se fino a l’altro ieri Sergio Conceicao aveva ancora qualche bonus per l’eventuale riconferma la sensazione diffusa è che se li sia giocati male. La Supercoppa Italiana alzata al cielo dopo due successi entusiasmanti contro Juventus e Inter oggi ha le sembianze di un brodino che sarà anche fuori stagione la prossima estate quando al nuovo direttore sportivo verrà affittata la decisione finale sulla conduzione tecnica. 

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    gnang
    gnang

    mandare via Pioli per trovarsi con un conceicao è come cacciare haaland per prendere Belotti

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