Sergio Conceiçao è perfettamente consapevole che gran parte delle sue chance di restare sulla panchina del Milan oltre la conclusione di questa stagione passino dal raggiungimento o meno del quarto posto in classifica, quello che garantisce la partecipazione alla Champions League della stagione ventura. Ma le ultime preoccupanti debacle della formazione rossonera – l'eliminazione dai playoff di Champions per mano del tutt'altro che irresistibile Feyenoord e la sconfitta di sabato scorso col Torino – hanno fatto suonare parecchi campanelli d'allarme su come Leao e compagni possano concludere un'annata sin qui molto lontana dalle aspettative. E sollevato i primi interrogativi sulla possibilità che l'allenatore portoghese possa concludere il campionato, senza scossoni.
I prossimi impegni contro Bologna (giovedì sera, recupero della nona giornata) e Lazio (domenica, ore 20.45) hanno tanto il sapore delle ultimissime chiamate per non vedere scappare via definitivamente quella Juventus che oggi dista otto lunghezze e che rappresenta - classifica alla mano -  la candidata più autorevole per agguantare l'ultimo piazzamento utile per l'Europa che conta. Il timore sempre più diffuso, complice un gioco che non decolla anche dopo un mercato di gennaio importante e una sintonia tra Conceiçao e la squadra quasi ai minimi termini, è di vivere una parte conclusiva di stagione nell'anonimato più totale e che renderà pressoché obbligatoria una nuova rifondazione in estate. Il Corriere della Sera di oggi va ancora di più nel dettaglio e riferisce che, al netto delle ripetute ed ufficiali manifestazioni di fiducia da parte della società, la posizione del successore di Fonseca si farebbe più delicata e pericolante nel caso in cui contro Bologna e Lazio arrivassero due risultati negativi.


Sergio Conceicao, in carica da allenatore del Milan da fine dicembre del 2024, ha sottoscritto un contratto fino a giugno 2026 – con un ingaggio di un milione di euro fino al prossimo 30 giugno, destinato ad aumentare fino a 2 milioni in caso di permanenza – ma al momento della sottoscrizione è stata inserita una clausola in favore del club rossonero che consente una risoluzione anticipata nel caso in cui, al termine dell'attuale campionato, non fosse centrato l'obiettivo minimo della qualificazione alla prossima Champions League. Nemmeno un'eventuale conquista della Coppa Italia – il Milan ha già ottenuto il pass per le semifinali e attende dalla sfida tra Inter e Lazio il nome della sua futura avversaria – sarebbe ritenuta sufficiente per la sua conferma.
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