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    L’Inter scopre Bisseck: roccioso e veloce, era stato bocciato da molti scout

    L’Inter scopre Bisseck: roccioso e veloce, era stato bocciato da molti scout

    • Pasquale Guarro
    Da probabile partente a gennaio a perno fondamentale nei momenti d’emergenza, in poche partite è cambiata la vita di Bisseck. Così come nella vita di tutti i giorni, capita che certe qualità scopri di averle solo quando costretto a doverle tirarle fuori per reagire alle avversità. E l’Inter ha scoperto Bisseck quando sul più bello sono mancati de Vrij, Pavard, Cuadrado e Dumfries, fino a quel momento, per il tedesco, solo 7 minuti col Monza e 1 col Torino

    PROMOSSO DA INZAGHI - “Cosa mi ha convinto di Bisseck? Il suo modo di lavorare in silenzio nonostante le poche opportunità. E poi è una spugna, assorbe tutto quello che gli diciamo io e il mio staff, apprende velocemente e non a caso stasera ha vinto il ballottaggio con Pavard. Bisseck si sta meritando tutto”. A fine partita, Simone Inzaghi promuove a pieni voti il suo difensore, che per sua stessa ammissione, neanche conosceva quando Baccin e Ausilio hanno deciso di portarlo a Milano. 

    DECISIVO - Da sconosciuto a titolare, visto che nelle ultime tre partite contro Udinese, Lazio e Lecce, Bisseck è sempre sceso in campo dal primo minuto. Alla fine il tedesco è anche riuscito a farsi il regalo di Natale, condiviso con gli oltre 70 mila che hanno affollato San Siro il 23 dicembre. Bisseck ha iniziato a spacchettare la sorpresona al minuto 40, ma la traversa ha rimandato gli urli di gioia di tre minuti, quando il difensore ci ha riprovato addirittura di nuca, mandando il pallone all’angolino. Tripudio assoluto. 

    INTUIZIONE - Tutto meritato, come ha spiegato Inzaghi. E proprio le parole del tecnico non sono da banalizzare: “Bisseck ha vinto il ballottaggio con Pavard”. È vero, il francese torna da un infortunio, ma ormai è pronto e stasera avrebbe potuto giocare dal primo. Se Inzaghi lo ha cautelato ancora è perché evidentemente ha capito di potersi fidare anche di Bisseck. L’ipotesi prestito è ormai accantonata, oggi il tedesco è in tutto e per tutto una risorsa preziosa per questa squadra. Bravo lui a lavorare in silenzio, bravo Inzaghi a fidarsi senza inventarsi soluzioni alternative, bravi Ausilio e Baccin nell’andare a prenderlo per 7 milioni di euro quando molti osservatori in Europa lo avevano bocciato. Gli stessi a cui è scappato qualche sorriso quando hanno saputo che l’Inter lo aveva ormai bloccato. Chissà se ridono ancora… 

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