Redazione Calciomercato
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Laziomania, il pari sta stretto. Conte fortunato e felice: non incontrerà più Baroni
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Probabilmente Antonio Conte potrà tirare un sospiro di sollievo. Doppio. Il suo Napoli non solo esce immeritatamente imbattuto dall’Olimpico ma avrà la fortuna di non incontrare più la Lazio in questa stagione. La squadra di Baroni ha dimostrato, infatti, di rappresentare la kryptonite per i partenopei, che in tre incontri hanno raccolto solamente un pari, arrivato con tanta fatica e una bella dose di fortuna.
RAMMARICO - Guardando il solo risultato e il minuto della rete di Dia, l’88’, si direbbe che la Lazio dovrebbe esultare per il risultato acquisito in extremis e considerarsi soddisfatta. Ma la realtà dei fatti è che la squadra di Baroni deve rammaricarsi per aver portato a casa un solo punto contro la prima della classe. La gara e gli episodi sfavorevoli non premiano una squadra a cui la fortuna volta le spalle, e lo fa a più riprese nel corso del match, con una serie di ostacoli che mettono a dura prova i biancocelesti e impediscono a Zaccagni e compagni di portare a casa un successo che sarebbe stato meritato quanto prezioso non solo per la classifica ma anche per il messaggio all’intero campionato in chiave Champions.
BARONI STRAVINCE - La sfida contro un Napoli fortunato si può sintetizzare con una serie di episodi che girano male ai biancocelesti. Un po’ di amarezza rimane per come è maturato il 2-2 dell’Olimpico. Il campo dice che la Lazio vince, per la terza volta, il confronto tattico con il Napoli. Se parliamo di strategia e mosse - checché ne dicano i ‘contiani’ convinti - Baroni aveva battuto il suo ex compagno di squadra sia in campionato al Maradona che soprattutto in Coppa Italia, con tanti che dimenticano - o lo fanno volutamente - che la Lazio aveva portato a casa la qualificazione schierando anch’essa tante secondo scelte e vincendo la gara con la tripletta di Noslin.
EVENTI NO - La fortuna volta le spalle alle Lazio e lo fa in più occasioni, con la squadra di Baroni che a dire il vero ci mette anche un po’ del suo. Dopo l’ottimo approccio - questa volta positivo e gagliardo rispetto a quello visto contro Roma e Fiorentina - e il gol del vantaggio, un doppio errore di Provedel regala il pari al Napoli. Poi l’infortunio del Taty Castellanos complica ulteriormente i piani, con un Dia a mezzo servizio e inizialmente fuori a causa dell'infortunio rimediato contro il Monza e la scelta obbligata di lanciare Noslin in avanti a freddo. L’olandese fatica ad entrare in partita, non si intende con i compagni e in un paio di occasioni mostra limiti evidenti nel ruolo di centravanti, come quando non legge l’imbucata perfetta di Zaccagni. A proposito, il gol annullato al capitano della Lazio è la fotografia perfetta del pomeriggio storto. La rovesciata meravigliosa che varrebbe il pari viene annullata per una questione di centimetri dalla bandierina alzata del guardalinee, decisione poi giustamente confermata dal VAR.
SUPER ISAKSEN - La reazione della Lazio è da grande squadra. Dopo vari schiaffi subiti, la squadra di Baroni riesce ad alzare la testa e fallisce una chance colossale per il 2-1 con Isaksen. Il danese resta croce e delizia, ma la sua prova è nettamente tra le migliori dei suoi. Prima sblocca il risultato con una conclusione potentissima da fuori area, poi semina costantemente il panico nella difesa del Napoli. È vero, fallisce una chance ghiottissima, ma certamente non si può dire che non abbia messo il cuore in campo e abbia prodotto una prestazione di qualità e quantita. Un'altra prova che conferma la crescita costante nell'ultimo periodo.
FA TUTTO LA LAZIO - A un episodio negativo ne segue un altro. L’azione del momentaneo 2-1 per il Napoli è rocambolesca e ai limiti del tragicomico: Gila è a terra, la conclusione del Napoli sbatte sulla figura dello spagnolo e viene deviata nella propria porta da Marusic, che nel tentativo di anticipare un avversario beffa il proprio portiere Provedel. Praticamente, considerando quello meritato del pari dei Boulaye Dia, la Lazio fa tutti e 4 i gol della partita: i suoi e quelli regalati agli avversari. La rete del senegalese è di fondamentale importante e conferma quanto sia pesata la sua presenza a mezzo serivizio a causa del colpo alla caviglia rimediato contro il Monza.
TATY E BICCHIERE - Cuore, carattere e grinta. Una Lazio bella e sfortunata deve accontentarsi di un punto contro la capolista Napoli. La soddisfazione si mescola perfettamente con l’amarezza per aver mancato l’appuntamento con una vittoria pesante, che sarebbe stata assolutamente meritata. Ora non resta che sperare che l’infortunio di Castellanos non sia nulla di grave. Le lacrime all’uscita dal campo non lasciano presagire nulla di buono, ma saranno gli esami strumentali a definire il verdetto finale. La Lazio di Baroni, però, esce dall’Olimpico con il bicchiere mezzo pieno, proprio come Conte, che porta a casa con un po’ di fortuna un punto e con lascia la Capitale con una buona notizia: per sua fortuna, nel percorso Scudetto non dovrà più incontrare la Lazio di Baroni.
RAMMARICO - Guardando il solo risultato e il minuto della rete di Dia, l’88’, si direbbe che la Lazio dovrebbe esultare per il risultato acquisito in extremis e considerarsi soddisfatta. Ma la realtà dei fatti è che la squadra di Baroni deve rammaricarsi per aver portato a casa un solo punto contro la prima della classe. La gara e gli episodi sfavorevoli non premiano una squadra a cui la fortuna volta le spalle, e lo fa a più riprese nel corso del match, con una serie di ostacoli che mettono a dura prova i biancocelesti e impediscono a Zaccagni e compagni di portare a casa un successo che sarebbe stato meritato quanto prezioso non solo per la classifica ma anche per il messaggio all’intero campionato in chiave Champions.
BARONI STRAVINCE - La sfida contro un Napoli fortunato si può sintetizzare con una serie di episodi che girano male ai biancocelesti. Un po’ di amarezza rimane per come è maturato il 2-2 dell’Olimpico. Il campo dice che la Lazio vince, per la terza volta, il confronto tattico con il Napoli. Se parliamo di strategia e mosse - checché ne dicano i ‘contiani’ convinti - Baroni aveva battuto il suo ex compagno di squadra sia in campionato al Maradona che soprattutto in Coppa Italia, con tanti che dimenticano - o lo fanno volutamente - che la Lazio aveva portato a casa la qualificazione schierando anch’essa tante secondo scelte e vincendo la gara con la tripletta di Noslin.
EVENTI NO - La fortuna volta le spalle alle Lazio e lo fa in più occasioni, con la squadra di Baroni che a dire il vero ci mette anche un po’ del suo. Dopo l’ottimo approccio - questa volta positivo e gagliardo rispetto a quello visto contro Roma e Fiorentina - e il gol del vantaggio, un doppio errore di Provedel regala il pari al Napoli. Poi l’infortunio del Taty Castellanos complica ulteriormente i piani, con un Dia a mezzo servizio e inizialmente fuori a causa dell'infortunio rimediato contro il Monza e la scelta obbligata di lanciare Noslin in avanti a freddo. L’olandese fatica ad entrare in partita, non si intende con i compagni e in un paio di occasioni mostra limiti evidenti nel ruolo di centravanti, come quando non legge l’imbucata perfetta di Zaccagni. A proposito, il gol annullato al capitano della Lazio è la fotografia perfetta del pomeriggio storto. La rovesciata meravigliosa che varrebbe il pari viene annullata per una questione di centimetri dalla bandierina alzata del guardalinee, decisione poi giustamente confermata dal VAR.
SUPER ISAKSEN - La reazione della Lazio è da grande squadra. Dopo vari schiaffi subiti, la squadra di Baroni riesce ad alzare la testa e fallisce una chance colossale per il 2-1 con Isaksen. Il danese resta croce e delizia, ma la sua prova è nettamente tra le migliori dei suoi. Prima sblocca il risultato con una conclusione potentissima da fuori area, poi semina costantemente il panico nella difesa del Napoli. È vero, fallisce una chance ghiottissima, ma certamente non si può dire che non abbia messo il cuore in campo e abbia prodotto una prestazione di qualità e quantita. Un'altra prova che conferma la crescita costante nell'ultimo periodo.
FA TUTTO LA LAZIO - A un episodio negativo ne segue un altro. L’azione del momentaneo 2-1 per il Napoli è rocambolesca e ai limiti del tragicomico: Gila è a terra, la conclusione del Napoli sbatte sulla figura dello spagnolo e viene deviata nella propria porta da Marusic, che nel tentativo di anticipare un avversario beffa il proprio portiere Provedel. Praticamente, considerando quello meritato del pari dei Boulaye Dia, la Lazio fa tutti e 4 i gol della partita: i suoi e quelli regalati agli avversari. La rete del senegalese è di fondamentale importante e conferma quanto sia pesata la sua presenza a mezzo serivizio a causa del colpo alla caviglia rimediato contro il Monza.
TATY E BICCHIERE - Cuore, carattere e grinta. Una Lazio bella e sfortunata deve accontentarsi di un punto contro la capolista Napoli. La soddisfazione si mescola perfettamente con l’amarezza per aver mancato l’appuntamento con una vittoria pesante, che sarebbe stata assolutamente meritata. Ora non resta che sperare che l’infortunio di Castellanos non sia nulla di grave. Le lacrime all’uscita dal campo non lasciano presagire nulla di buono, ma saranno gli esami strumentali a definire il verdetto finale. La Lazio di Baroni, però, esce dall’Olimpico con il bicchiere mezzo pieno, proprio come Conte, che porta a casa con un po’ di fortuna un punto e con lascia la Capitale con una buona notizia: per sua fortuna, nel percorso Scudetto non dovrà più incontrare la Lazio di Baroni.
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Se eliminassimmo gli errori gratuiti come ultimi due saremmo da scudetto. Provedel,quest'anno no...