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    Lazio, dilemma attacco: solo uno sicuro del posto per l'anno prossimo, Felipe Anderson verso la Juve

    Lazio, dilemma attacco: solo uno sicuro del posto per l'anno prossimo, Felipe Anderson verso la Juve

    • Tommaso Fefè
    Solo Isaksen al momento è sicuro di far parte della rosa della Lazio anche l'anno prossimo. Che ci fosse aria di rivoluzione nel parco attaccanti biancocelesti è cosa nota da tempo, anche alla luce del rendimento deficitario in questa stagione. Ma che potesse riguardare anche 4 o 5 giocatori era uno scenario difficile da immaginare. Lotito e Fabiani sembrano intenzionati persino ad anticipare qualche colpo già in questi ultimi giorni di mercato invernale. Rafa Silva, Candreva, El Ghazi sono le piste che potrebbero scaldarsi a breve. A prescindere però la società biancoceleste sta già valutando le situazioni di tutti gli uomini attualmente a disposizione per poi decidere come muoversi di conseguenza in estate.

    CHI RESTA E CHI VA  - Insieme all'ala danese, ex Midtjylland, che ha ricevuto dallo stesso Sarri rassicurazioni sul proprio futuro e sulla volontà di puntare su di lui, anche Zaccagni sembrerebbe indirizzato verso una permanenza a Formello, anche se il rinnovo non lo ha ancora firmato. Lotito ha promesso di conovocarlo entro marzo, per mettere nero su bianco la proposta di rinnovo da 3 milioni di euro a stagione fino al 2027. A lui il compito di non fargli cambiare idea, dopo aver mostrato nell'ultimo periodo segnali di netta ripresa rispetto alla prima parte di stagione sottotono. Al contrario, Felipe Anderson ha già le valigie pronte, destinazione Torino, dove ad attenderlo c'è la Juventus e un contratto da 4 milioni a stagione (la Lazio è ferma a 3,5 bonus inclusi e non ha intenzione di rilanciare, come spiegato chiaramente dal ds Fabiani). In bilico c'è pure Taty Castellanos, che avrà questi ultimi mesi a disposizione per convincere tutti in casa biancoceleste a puntare definitivamente su di lui. Fare da comprimario a Immobile non è stato facile fino ad ora. Sarri ne apprezza lo spirito di sacrificio in allenamento e in partita: le caratteristiche tecniche dell'attaccante argentino si sposano bene con gli schemi offensivi del 4-3-3 sarrista. Ma i soli 2 gol realizzati (cui comunque si aggiungono 5 assist tra campionato e coppe) fin qui sono meno di quanto ci aspettasse nell'ambiente laziale.

    I BIG IN BILICO - Altrettanto in dubbio è la permanenza in biancoceleste di Pedro e del capitano, Ciro Immobile. La Lazio ha intenzione di ringiovanire la rosa in estate, ma avrà comunque bisogno di mantenere qualche punto fermo d'esperienza. Difficilmente però tra i cardini ci sarà ancora l'ex Barça, Chelsea e Roma. Lo spagnolo, al netto del rinnovo di contratto automatico fino al 2025 scattato dopo il derby vinto in Coppa Italia (25a presenza stagionale), si siederà comunque al tavolo con la società a giugno per discutere il proprio futuro. Al momento l'ipotesi di una separazione consensuale è di gran lunga la più probabile. Diverso invece il discorso per il centravanti-goleador, protagonista però di una stagione fin qui complicata. Ad agosto scorso il club ha fatto muro davanti alle proposte arrivate dall'Arabia. E lo stesso ha dichiarato di aver fatto il calciatore, che non ha ceduto alle faraoniche avance dei sauditi perché convinto di proseguire il progetto tecnico con Sarri e con la Lazio. Quattro gol (tre su rigore) in campionato, tanti acciacchi e diverse critiche, ritenute da lui spesso anche ingenerose ed eccessive, potrebbero spingere tutti a delle riflessioni in vista del prossimo anno. Già in autunno si parlava di ripensamenti per Immobile. Voci poi smentite. A giugno prossimo però alcune valutazioni andranno inevitabilmente fatte e non è detto che l'esito sia lo stesso di sei mesi fa.

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