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Inter: il cambio tattico aiuta anche De Vrij, quello di agente può cambiare il futuro
IL CAMBIO TATTICO - La prima svolta è però già arrivata ed è dal punto di vista tattico. L'Inter con il Barcellona prima e con il Sassuolo poi ha arretrato nuovamente il suo baricentro di una 20ina di metri, aiutando l'intera fase difensiva compattando le linee di difesa e centrocampo. Ad giovarne, sono stati inevitabilmente i 3 centrali che, per caratteristiche, faticano a "scappare" all'indietro coprendo in velocità oltre 40 metri di campo. E De Vrij con questo cambio tattico ha sfoderato una prestazione monstre contro il Barcellona e in marcatura su Lewandowski, annullato a San Siro per i 76 minuti giocati.
E QUELLO DI AGENTE - Con il Sassuolo, tuttavia, l'olandese è tornato a sedersi in panchina confermando un trend che lo vede non prima scelta in campionato da ormai 3 partite (subentrato con l'Udinese fra le polemiche, poi panchina con Roma e a Reggio Emilia). Scelte che, inevitabilmente, fanno discutere anche in virtù del futuro della difesa nerazzurra. E qui entra in gioco il secondo cambio stagionale, quello di agente, che De Vrij sta prendendo in considerazione dopo la scomparsa del compianto Mino Raiola. Già nella causa contro la sua vecchia agenzia, la SEG, l'ex-Lazio si era fatto assistere soltanto dal suo avvocato Leverbe, ma oggi diversi procuratori si stanno avvicinando a lui con l'idea di sfruttare il suo status contrattuale. Già a febbraio, infatti, l'olandese potrà firmare un precontratto con un altro club e l'Inter, dal canto suo, non ha alcuna urgenza nell'offrirgli un rinnovo contrattuale a cifre alte. In sostanza, oggi il futuro di de Vrij resta un'incognita che neanche l'aiuto tattico potrà sbrogliare.