
Inter, Handanovic sempre più nel mirino: a giugno nuovo tentativo per Musso
IL PROBLEMA - I 16 gol incassati nelle 10 partite disputate sin qui dall'Inter tra campionato e Champions League rappresentano il vero elemento di analisi sul quale soffermarsi per provare a comprendere le difficoltà ad esprimere appieno le potenzialità di una squadra che ha immesso nella sua rosa giocatori importanti. Un aspetto sul quale è tornato, prima dell'ultima partita, lo stesso Beppe Marotta e che sono riconducibili principalmente all'incapacità di raggiungere un equilibrio tra le due fasi di gioco. Ma è altrettanto chiaro che, se un portiere che aveva abituato tutti a parare il parabile e qualche volta pure l'imparabile inizia a perdere qualche colpo, siamo in presenza di un ulteriore problema.
L'EREDE - Conte non cambia idea su Handanovic, che dell'Inter è pure uno dei leader silenziosi, ma c'è anche una carta d'identità che parla chiaro e che dice che gli anni sono 36. Nei piani del club nerazzurro è prevista la permanenza del numero uno sloveno fino a giugno 2022, ma il tempo delle riflessioni per una scelta di maggiore prospettiva si avvicina. E in casa Inter non desta più sorpresa che uno dei candidati più autorevoli alla sua successione sia Juan Musso, stella dell'Udinese e della nazionale argentina. Un ragazzo cresciuto in maniera esponenziale nel corso degli ultimi anni e divenuto una garanzia nel ruolo. Tanto che la valutazione resta importante, anche in epoca di Covid: 35 milioni di euro, non uno di meno, con l'Inter impegnata a trovare la formula e forse pure qualche contropartita per soddisfare le pretese del club friulano.