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Dimarco rivendica il suo status: niente Calhanoglu o Roberto Carlos, Inter e Italia hanno un giocatore unico
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PIEDE CALDO - Quasi banale il primo pallone, di quelli che Dimash mette con la stessa facilità di quando si schioccano le dita. Di una bellezza e di una cifra tecnica unica il secondo, un fendente di prima intenzione che ha disegnato l'unica linea possibile alle spalle di Theate per la corsa di Cambiaso. Che, genuinamente sorpreso dal fatto che un passaggio del genere gli fosse effettivamente stato indirizzato, aumenta la velocità all'improvviso.
COPYRIGHT - Nel corso della lucida analisi post partita in onda sulla Rai, il telecronista Alberto Rimedio ha notato una certa somiglianza tra i calci di Dimarco e del suo compagno di club Hakan Calhanoglu, qualcosa che, vista la qualità assoluta del turco, potrebbe anche far piacere, ma ormai il mancino ha consapevolezza di sé e della sua unicità, e ha contestato: “No, se vi ricordate bene in Champions due anni fa ne ho fatto uno simile col Barcellona". La spalla tecnica di Rimedio, Andrea Stramaccioni, ha provato anche in veste di ex allenatore dell'Inter a buttarla sul ridere: "Dai, come Roberto Carlos allora". Niente da fare. "Non faccio paragoni con nessuno". Che potrebbe anche essere vista come supponenza, ma che in realtà nasconde una verità di fondo: non è effettivamente possibile mettere a confronto Dimarco con altri esterni, men che meno con altri giocatori dotati di grande tecnica che occupano zone centrali. Non per forza è il migliore, ma certamente è unico nel suo genere, dotato di un sinistro di qualità sublime. Azzurri e nerazzurri sorridono, e Calhanoglu se ne farà una ragione.