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    Demiral vuole andare via, ma la Juve detta le proprie condizioni: il punto

    Demiral vuole andare via, ma la Juve detta le proprie condizioni: il punto

    • Nicola Balice
    Il destino di Merih Demiral sembrava scritto. Lui vuole lasciare la Juve, la Juve ha bisogno di fare cassa, il mercato tutto sommato non manca. Però nemmeno questo finale è in realtà così scontato. Perché alla Continassa è cambiata l'aria. Aver cambiato di nuovo l'allenatore è un segnale chiaro tra i tanti segnali chiari, comunque in casa Juve si punta a tutelare l'attuale organico o quantomeno a difendere gli investimenti già fatti: basta partenze a zero con buonuscita, basta prestiti con ingaggio parzialmente pagato, parte solo chi porta la giusta offerta altrimenti rimane. Anche col broncio. E pure la questione Demiral per il momento non fa eccezione. È chiara la volontà del difensore turco, di fare il quarto centrale non ha più voglia. Il rinnovo di Giorgio Chiellini, unito alla conferma della coppia degli altri titolari Leonardo Bonucci e Matthijs de Ligt, riduce gli spazi proprio come nelle prime due stagioni bianconere di Demiral, che pure è stato spesso fermo ai box per infortunio. 

    GLI INCONTRI – Così, dopo aver studiato gli interessamenti in arrivo prima dell'Europeo con l'Everton più avanti degli altri, Demiral ha ora rotto gli indugi. Almeno due gli appuntamenti chiesti e ottenuti dal suo entourage con la dirigenza bianconera durante la scorsa settimana, sul piatto altri sondaggi e poco più (in coda anche Atalanta e Roma). L'obiettivo è quello di ottenere il mandato per una cessione facile, che sia uno scambio o magari un prestito con opzione di riscatto: di questi tempi ricavare qualcosa di più sul mercato è impresa ardua per chiunque. Niente da fare. La Juve non dice di no alla cessione di Demiral, ma Federico Cherubini impone le proprie condizioni proprio come fatto con tutti quanti, da Aaron Ramsey in poi: per Demiral servono 40 milioni, magari trattabili. La sostanza però non cambia e non senza un pizzico di tensione, perché a queste cifre una cessione rischia di diventare improponibile. Resta una partita aperta comunque, in cui la Juve vuole che si giochi solo ed esclusivamente con le proprie regole.

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