Calciomercato.com

  • Getty Images
    Cristiano Ronaldo: i record, i Palloni d'Oro e il dualismo con Messi. I 40 anni di uno dei migliori di sempre

    Cristiano Ronaldo: i record, i Palloni d'Oro e il dualismo con Messi. I 40 anni di uno dei migliori di sempre

    • Matteo Palmisano

    Questi sono i 40 Cristiano. Anche CR7, uno dei giocatori più forti e iconici della storia del calcio e, certamente, l’uomo che, insieme a Lionel Messi, ha dato vita al dualismo più acceso degli ultimi vent’anni del calcio mondiale, è arrivato ai fatidici 40, un’età in cui tanti calciatori appendono o hanno appeso le scarpe al chiodo. Non lui, non Cristiano che, dopo oltre 900 gol ha ancora voglia e fame per migliorarsi giorno per giorno.

    IL MIGLIORE - Ronaldo, arrivato a 40 anni, continua a segnare all’Al-Nassr e, grazie all’ultima doppietta in AFC Champions League, ha raggiunto quota 923 reti in carriera. Si sente il migliore della storia, il marcatore più completo, come dichiarato a La Sexta: “Sono il miglior marcatore, il più completo. Credo di essere il migliore della storia: non ho mai visto nessuno più bravo di me”.

    MESSI – Chi è stato il migliore? CR7 o Messi? Questa è stata LA domanda dell’ultimo ventennio. Chi ha inciso di più? Meglio il talento puro di Lionel o la forza fisica di Cristiano? È una rivalità che è andata e che va oltre i numeri, oltre i trofei, arrivando a un vero e proprio modo di interpretare il calcio. La genialità di Messi contro la potenza fisica e il senso del gol di Cristiano, in un dualismo sano, un dualismo da otto palloni d'oro (Lionel) contro cinque, da quattro Champions contro cinque. Un dualismo alla Prost-Senna: “La rivalità con Messi é stata una sana lotta, come tra Prost e Senna. Abbiamo condiviso il palco per 15 anni e siamo sempre andati d'accordo. Mi ha sempre trattato bene, ha difeso il suo club e la sua nazionale e io il mio. Ci siamo nutriti a vicenda". 

    TROFEI – Non ha mai smesso di voler vincere Cristiano. La fame di gol e di vittoria lo sta accompagnando anche nell’ultima avventura della sua carriera in Arabia dove, in 89 partite, ha segnato 81 gol. Le medie sono sempre altissime, anche se, ancora, non sono arrivati trofei. I trofei che ha vinto ovunque, che ha vinto al Real Madrid (4 Champions League, 3 Supercoppe europee, 3 Mondiali per Club, 2 Liga, 2 Coppe del Re, 2 Supercoppe spagnole), alla Juventus (2 Scudetti, 2 Supercoppe italiane, una Coppa Italia), al Manchester United (2 Coppe inglesi, una Supercoppa d’Inghilterra, una Coppa d’Inghilterra, 3 Premier League, una Champions League, un Mondiale per Club), con lo Sporting (Supercoppa portoghese) e con il Portogallo (Nations League ed Europeo. Oltre a quelli individuali, tra cui spiccano i cinque Palloni d’Oro e le quattro scarpe d’oro. Tra i migliori di sempre.

    REAL MADRID – Il Real è stata la squadra a cui si è più legato in carriera, la squadra in cui ha segnato più gol – 450 – rispetto alle partite giocate – 438. Nove anni di titoli, di trofei, in cui ha stretto anche un legame particolare con Carlo Ancelotti, il tecnico con cui ha vinto la prima delle 4 Champions madrilene: “Ho imparato da tutti loro. Carlo mi piace molto, è una persona spettacolare, un signore del calcio. Abbiamo vinto tanto insieme. La pressione al Real è enorme e lui ci è abituato. Il Real per me è il club più grande al mondo. Mi piaceva giocare al Camp Nou, mi fischiavano, mi divertiva di più segnare lì che al Bernabéu.”

    JUVENTUS – Dopo il Real c’è stata la Juventus, quella Juventus battuta a Cardiff nel 2017 ed eliminata l’anno prima con la rovesciata allo Stadium (è nato tutto da quegli applausi) e il gol su rigore al ritorno. Sembrava un sogno per i tifosi bianconeri poter avere CR7 nella propria squadra: un affare da 100 milioni di cartellino più un contratto di 4 anni a 31 milioni a stagione. L’estate del 2018 ha regalato attimi di magia ai bianconeri, che hanno potuto gustarsi i gol di Ronaldo per tre anni: 101 in 134 partite. Era la ciliegina per vincere la Champions: non è riuscito ad arrivare, insieme ai compagni, alla missione. A livello economico non è stato un affare conveniente, ma i tifosi della Juventus difficilmente si potranno scordare di aver avuto in squadra uno dei migliori di sempre.

    MANCHESTER – Nel 2021 è andato via in fretta e furia da Torino, a fine agosto, per tornare al Manchester United per un anno e mezzo. Nella sua Manchester, quella che lo ha fatto diventare grande dopo gli esordi allo Sporting e conoscere al pubblico europeo, incantato da un calciatore che, nel periodo in Inghilterra tra il 2003 e il 2009 era ancora più estro che gol. Era un’ala, il 7 dei Red Devils, con cui è arrivato alla Champions League nel 2008, con tanto di gol in finale (ne avrebbe segnati altri 3 in 4 finali disputate con il Real) a Mosca. Ben 145 gol in 346 partite nelle sue due avventure, prima di andare in Arabia a continuare a segnare.

    PORTOGALLO – Nella sua carriera, poi, c’è anche la perla dell’Europeo con il Portogallo nel 2016, giocato da protagonista fino alla finale. Fino al fallo di Payet che lo costrinse a uscire, ma sono rimaste nella mente di tutti le immagini di lui, affiancato al ct dell’epoca Fernando Santos, che dà indicazioni ai compagni e li spinge, in una finale giocata in Francia contro la Francia, anche dalla panchina. Ha vinto anche una Nations League nel 2019, ma è indubbio che quell’Europeo, il primo titolo nella storia della nazionale portoghese, in cui è stato trascinante è la perla che, in una carriera colma di successi e record con i club, mancava alla sua collezione.

    ICONICO – Le esultanze, il “Siuum”, il modo di vivere per il gol. Ronaldo è stato ed è tuttora una delle icone del calcio, un’icona mondiale che supera anche il concetto del calciatore. È un’azienda, il giocatore con più followers su Instagram con 584 milioni di “seguaci”, un fatto che testimonia quanto il suo impatto sia stato a 360 gradi. Oltre il campo in cui è tra i migliori di sempre. Un calciatore trasversale, il primo dell’epoca dei social ad andare, a tutti gli effetti, oltre quanto fatto sul terreno di gioco. Iconico, senza tempo. Unico.

    Commenti

    (8)

    Scrivi il tuo commento

    Wolfen
    Wolfen

    Ho seguito il calcio dai tempi di Zico all' udinese. Ed il mio idolo rimarrà sempre ZICO. CR7 il...

    • 0
    • 5

    Altre Notizie