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    Lukaku pareggia all'ultimo respiro: Juve-Inter 1-1, a Torino finisce con una maxi rissa

    Lukaku pareggia all'ultimo respiro: Juve-Inter 1-1, a Torino finisce con una maxi rissa

    L'Inter riacciuffa la Juventus all'ultimo respiro: finisce 1-1 all'Allianz Stadium nella semifinale d'andata di Coppa Italia, Juan Cuadrado sblocca l'incontro all'83' ma all'ultimo minuto Romelu Lukaku pareggia i conti su rigore (fallo di mano di Bremer). Il belga poi viene espulso per doppia ammonizione, esultando in maniera eccessiva sotto la curva degli ultras bianconeri. La qualificazione resta in equilibrio in attesa della gara di ritorno che si disputerà a San Siro mercoledì 26 aprile (ore 21), ricordando che a partire da questa edizione la regola del “gol in trasferta” viene eliminata dalla competizione, questo significa che a parità di reti segnate tra andata e ritorno, i gol segnati fuori casa non avranno un valore maggiore, come invece accadeva nel recente passato. La partita finisce in rissa, con Handanovic e Cuadrado che vengono espulsi dopo il triplice fischio.

    LA PARTITA - Allegri si affida ai titolarissimi e schiera Di Maria al fianco di Vlahovic. Inzaghi rimanda il turnover: in porta c'è Handanovic (450ª in nerazzurro), in difesa Acerbi con D'Ambrosio e Bastoni (150ª all'Inter), Brozovic in cabina di regia e la coppia Dzeko-Lautaro. Il primo squillo è della Juve: assolo strepitoso di Di Maria che va alla conclusione in diagonale di destro, il pallone è indirizzato all'angolino basso alla destra di Handanovic ma lo sloveno si distende e riesce a deviare in corner. L'Inter prova a reagire con il colpo di testa di Lautaro, debole tra le braccia di Perin, più insidiosa la punizione di Dimarco che trova comunque attento il portiere bianconero. Decisamente più pericolosa la conclusione di Brozovic al 33', ma il suo rasoterra viene respinto di piede da Perin. Sugli sviluppi dell'azione l'Inter reclama un rigore per presunto mani di Bremer, ma l'arbitro Massa non concede e il VAR conferma che è tutto buono. Prima dell'intervallo Vlahovic ha sulla testa una buona opportunità, ma sciupa. Si va negli spogliatoi sullo 0-0 e la ripresa si apre senza cambi, ma con una Juve più arrembante: passano tre minuti infatti e Vlahovic in tuffo va vicino al gol, pallone di poco sopra la traversa. Al 59' è Kostic a provarci dalla distanza con un violento tiro di sinistro, anche in questo caso il pallone esce sopra la testa di Handanovic. Rabbiosa la risposta dei nerazzurri, che prendono campo e al 64' vanno a un passo dal vantaggio con Mkhitaryan, violenta conclusione in diagonale che sfiora il palo alla sinistra di Perin. Si parte con i cambi, Allegri toglie Fagioli e Di Maria (furente al cambio) per Miretti e Chiesa. Pochi minuti dopo Inzaghi manda in campo Lukaku e Gosens per Dzeko e Dimarco. La Juve cambia ancora, fuori Vlahovic (stizzito anche lui) e dentro Milik, che pochi minuti dopo si divora l'occasione del vantaggio sul traversone rasoterra di Cuadrado. Inzaghi si gioca anche le carte Asllani e Dumfries per Brozovic e D'Ambrosio. Ma all'83' la Juve trova l'episodio: al termine di un'azione insistita il pallone arriva a Cuadrado, che libera il destro in diagonale e trova il gol dell'1-0; per il colombiano è il 6° gol in 26 sfide contro l'Inter. Correa per Lautaro è l'ultima mossa di Inzaghi per riacciuffare la gara e all'ultimo respiro l'incredibile. Clamoroso errore di Bremer che tocca con il braccio e regala un rigore all'Inter all'ultimo minuto di recupero, dal dischetto va Lukaku che fa 1-1 per poi rimediare il secondo giallo e il rosso con un'esultanza sotto la curva dei tifosi della Juve che scatena la rissa a fine partita, con le squadre che si azzuffano anche dopo il triplice fischio e nel tunnel degli spogliatoi (rosso ad Handanovic e Cuadrado). Un finale ad altissima tensione che accende ulteriormente la sfida in vista della gara di ritorno..



     

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