Juve Next Gen in crisi di risultati, ma Brambilla si difende: 'Stagione positiva'. Ecco perché ha ragione
COPPA ITALIA - In primo luogo l’approdo in finale di Coppa Italia, con una gara di ritorno ancora da giocare per provare a portare a casa il secondo trofeo della giovane storia della Next Gen. Un risultato che darebbe grande nobiltà alla stagione bianconera anche in termini di prestigio, perché arrivare a sollevare una coppa non è mai scontato. Così come non lo è arrivare in finale in un torneo complesso come la Coppa Italia di categoria. Insomma, nonostante al momento la Juve sia fuori dalla zona playoff, che comunque dista un paio di punti, restano sensazioni positive rispetto alla stagione in generale. Anche perché, è bene sottolinearlo, la rincorsa a un piazzamento nelle prime dieci resta un obiettivo alla portata, che cambierebbe ulteriormente il giudizio sull’annata. Il tutto, come detto, nonostante un percorso a tratti incerto, soprattutto in queste battute finali, in cui la Juve ha messo in fila due pareggi e due sconfitte nelle ultime cinque.
PRIMA SQUADRA - Il vero traguardo raggiunto dalla Juve Next Gen, però, è stato quello di aver costruito giocatori credibili e soprattutto spendibili per la prima squadra di Max Allegri. Questo è sempre stata e sempre sarà l’aspirazione massima di Brambilla e di tutto il suo staff, che ha come priorità quella di costruire giocatori che possano avere certo un futuro, ma anche un presente in Serie A. Poi, certo, il motto della Juve resta noto a tutti e l’obiettivo è sempre quello di provare a vincere. Ma la grande vittoria in questa stagione di Next Gen è stato quello di aver costruito talenti. Per i risultati sul campo, poi, c’è ancora tempo: Brambilla ha ragione, la stagione della seconda squadra rimane positiva. Nonostante qualche incertezza di troppo in campionato.