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    Milan, Conceiçao: "Pulisic è con la squadra ma non vorrei rischiarlo. Potrei mettere un centrocampista dietro"

    Milan, Conceiçao: "Pulisic è con la squadra ma non vorrei rischiarlo. Potrei mettere un centrocampista dietro"

    • Federico Targetti
    Il tecnico del Milan Sergio Conceiçao ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida di Champions League contro il Girona: 

    "Tutte le partite sono diverse. È vero che stare nella migliore competizione di club al mondo è sempre una motivazione grandissima. Le grandi squadre come il Milan devono lavorare tutti gli anni per essere presenti. In campionato stiamo lavorando per avere la continuità giusta per arrivare ad esserci ancora una volta a fine anno. Con il Porto è stato un orgoglio grandissimo per 7 anni, ora cerchiamo di portare il Milan in una posizione avanzata in questa competizione, come vorrebbe la nostra storia. Domani è molto importante per andare avanti".

    MENTALITA' - "Questa settimana, al di la del poco tempo che c'è stato per prepararci, i ragazzi erano concentrati e focalizzati. Gli ho detto dopo la Juve che questo è un lavoro a livello mentale e devo essere io come allenatore a fargli trovare l'atteggiamento giusto. Mi stanno dimostrando questo, sono motivati tutti i giorni per lavorare e avere questa evoluzione che vogliamo. Le maglie non giocano, le maglie sono indossate da giocatori che devono mettere fuori quello che vogliamo noi a tutti i livelli e in tutte le competizioni, non solo in Champions League".

    CONTINUITA' NEI 90' - "È quello che stiamo cercando, non è che mi devo difendere per quello che ho detto: sono cose che mi sono venute da dentro. Anche i ragazzi sono coscienti di quello che c'è da fare. Dobbiamo guardarci negli occhi, lavorare sul campo, credere in quello che facciamo e dopo loro capiscono cosa non c'è stato per poi essere continui nella partita. Il bello del calcio è che è un ricominciare continuo. Dopo una bella partita devono ricominciare per preparare la prossima, uguale dopo una partita non tanto bella: questo ricominciare è un'opportunità per migliorarsi".

    ANCORA ATTEGGIAMENTO - "Mi è capitato anche di peggio, ma succede. Giochiamo contro gli avversari, non è che se giochi contro squadre teoricamente inferiori non ci possono essere momenti in cui la squadra avversaria è sopra, fa parte del calcio. Ci sono momenti in una partita, ci sono tanti dettagli importanti. La base non deve essere negoziabile. Se c'è da soffrire c'è da soffrire, se c'è da difendere di più c'è da difendere di più, poi quello che conta di più è il risultato. Contro la Juve ci è mancato qualcosa nel secondo tempo. I giocatori sanno che c'è da lavorare per migliorare, ed è importante che ci sia questa base per avere l'evoluzione che abbiamo noi".

    MERCATO - "Quando ho detto quella cosa sui cambi non era una critica ma una realtà. Domani abbiamo 12-13 giocatori della prima squadra, 3 portieri, e tre ragazzini: Camarda, Zeroli e Bartesaghi. È un messaggio anche per i tifosi, l'anima del club: in questo momento siamo qua noi, devono appoggiarci, devono essere il dodicesimo uomo. Anzi, il primo. Senza di loro il club non esiste. Senza l'anima degli appassionati non esiste il club. Io farò di tutto, i giocatori faranno di tutti, ma c'è bisogno del loro supporto. Domani è importantissimo, siamo in emergenza e abbiamo bisogno di tutti: vinciamo tutti, pareggiamo tutti e perdiamo tutti. Non sono bello, non sono simpatico, va bene. Ma ora sono qua io. I giocatori sentono l'ambiente fuori. È importante mettersi tutti insieme. Dovevo dirlo, lo sento. Vedo troppe divisioni in un club storico. È il Milan che ci perde, non io o i giocatori. I tifosi del Milan cominciano ad un anno e sono tifosi per tutta la vita. Secondo me è molto importante".

    PULISIC - "Domattina ci alleniamo, sarà con noi ma non vorrei rischiare che si fermasse per tanto tempo. Sarà in panchina comunque, valutiamo".

    MORATA E ABRAHAM - "Ho sempre pensato che i colpevoli dei gol subiti non siano solo difensori e portiere, così come se non si segna non è solo colpa dei centravanti. Ho avuto in carriera attaccanti che non facevano tanti gol, ma che facevano segnare tanto chi stava loro attorno. E' un processo collettivo, se la squadra vince non importa chi segna". 

    PAVLOVIC - "E' a disposizione del gruppo come lo è stato nelle partite precedenti. Si è allenato sempre bene, ha tanta voglia che a volte esce dalla posizione e questo non mi piace molto. Domani siamo un po' a corto di centrali, posso anche mettere qualche centrocampista in quella posizione". 

    STANCHEZZA O... - Il problema è dell'allenatore. I miei giocatori cercano di fare quello che io chiedo loro, la responsabilità è mia e sono io che devo fare di più". 

    PERCORSO - "Io ho questo sogno di arrivare il più lontano possibile in questo torneo, mi auguro già quest'anno con il Milan perché partiamo 0-0, per vincere. Cerchiamo di fare sempre il massimo". 

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    bobDEVIL
    bobDEVIL

    Sergio fatti comprare i giocatori ,siamo corti ,in mezzo poi la penuria è totale . Domani fai gio...

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