Chiesa-Juventus, nessun riavvicinamento: il Besiktas svela la richiesta d'ingaggio, cosa succede ora
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Non accenna a risolversi il garbuglio creatosi dopo l'esclusione di Federico Chiesa, messo ai margini del progetto Juventus da Thiago Motta e Cristiano Giuntoli. La ferita con l'esterno bianconero, nonostante i tentativi di riavvicinamento, sembra ormai insanabile e la mancata convocazione per l'amichevole con l'Atletico Madrid ne è la riprova.
LA SITUAZIONE - La notizia era arrivata proprio da Thiago Motta, chiara e difficilmente fraintendibile. "Chi è rimasto a casa è fuori dal progetto": così aveva parlato il tecnico bianconero in occasione del match amichevole contro il Brest dello scorso 3 agosto. Una decisione che aveva messo alla porta Chiesa, costringendolo a guardarsi intorno per trovare una soluzione. Qualche giorno dopo, tuttavia, ecco alcuni segnali di riavvicinamento, con il giocatore che sui social postava i colori della Juventus, come a voler dire "Continuiamo insieme". Ad avvalorare questa tesi di riavvicinamento, le voci legate a un'intercessione del padre Enrico, per provare a riavvicinare le parti, placando il muro contro muro instauratosi tra l'agente Fali Ramadani e la società torinese. Un appello, a entrambe le parti, a fare un passo indietro per cercare un punto d'incontra che possa fare il bene di entrambi.
NON CONVOCATO - Ebbene, quel passo indietro non è arrivato. Almeno non da parte della Juventus che mantiene la sua posizione. La via scelta da Thiago Motta, in accordo con la dirigenza, è quella del pugno di ferro, in linea con la figura autoritaria dell'allenatore. E quindi succede che quando la Juventus si reca a Goteborg, in Svezia, per l'ultima amichevole del suo precampionato che la vedrà affrontare oggi l'Atletico Madrid, tra i convocati non compare Federico Chiesa. Una risposta ferma ai lievi tentativi dell'esterno di ricomporre la spaccatura nei giorni scorsi. La Juve rimane ferma sulle sue posizioni e Chiesa, proprio come confermato una settimana fa da Motta "deve cercare soluzioni il prima possibile". Anche perché dopo la conferma di Yildiz, i bianconeri vanno avanti sul fronte Nico Gonzalez, per arricchire una batteria di esterni che sembra più disegnata senza tenere conto di Chiesa.
JUVE, PRINCIPIO DI ACCORDO CON NICO GONZALEZ: LE CIFRE E COSA MANCA
MERCATO - Una soluzione in uscita, ad oggi, non si è ancora presentata. Le destinazioni Napoli e Roma, entrambe interessate al giocatore, sono state entrambe accantonate perché non offrirebbero a Chiesa la possibilità di giocare in Champions League. Per quanto riguarda l'estero, la situazione è diversa ma il risultato lo stesso: non sono arrivate proposte concrete tali da indurre il giocatore a dare il proprio benestare al trasferimento e dunque anche su questo fronte non si muove niente. Considerate anche le alte richieste d'ingaggio, sulle quali si è espresso recentemente il vicepresidente del Besiktas: "Vuole 9 milioni d'ingaggio, la Juve invece ne chiede 15". Qualche ora dopo l'agente del giocatore ha smentito di aver avuto contatti col Besiktas: "Non conosco la persona in questione - ha detto Fali Ramadani a gianlucadimarzio.com - e non ho mai trattato Federico Chiesa con il Besiktas".
LE ALTRE PISTE - Sullo sfondo, rimane vigile l'Inter che rimane una possibilità, seppur non caldissima, nel caso il giocatore non trovasse soluzioni che soddisfano economicamente le casse della Juventus. E questo perché l'Inter per Chiesa potrebbe muoversi per un acquisto a parametro zero nel 2025, o al massimo attraverso un'offerta al ribasso in chiusura di mercato, tenendo conto della scadenza vicina del contratto per abbassare le pretese della Juventus.
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