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    Bologna, Italiano per ora è mister X. Gli acquisti stentano e c'è l'insidia Juventus per Beukema

    Bologna, Italiano per ora è mister X. Gli acquisti stentano e c'è l'insidia Juventus per Beukema

    • Alessandro Mossini
    Più dubbi che certezze per il nuovo Bologna di Vincenzo Italiano che arriva alla sosta: in nove gare ufficiali tra Serie A e Champions League una sola vittoria, sul campo del Monza ultimo in classifica. Anche due sole sconfitte, vero, peraltro contro il Napoli (pre-Lukaku e pre-Mc Tominay) e sul campo del Liverpool, con annessa prestazione dignitosissima. In mezzo, una marea di pareggi: per lo più occasioni perse, viste le gare interne giocate contro Shakhtar Donetsk, Udinese, Empoli e Parma. Tanti punti persi e, sottolinea il tecnico, “troppi sprechi sotto porta”. Ma i numeri dicono altro: il Bologna spreca, ma soprattutto non crea.
     
    DOPO L’UDINESE, IL BUIO - La prima di campionato aveva illuso tutti: Udinese presa a pallonate, un solo gol segnato, due minuti di blackout e 1-1 friulano. “Creando così, andremo lontano”. Giusto. Ma il Bologna non ha mai più creato così. Le statistiche parlando di 3,31 expected goals contro i friulani e di 8,83 xG totali (fonte: understat.com) fin qui in campionato: 5,5 nelle restanti sei gare. Tanto che ora la squadra di Italiano ha una produzione offensiva superiore a sole cinque squadre di questa Serie A: Lecce, Venezia, Empoli, Genoa e Monza. Anche contro il Parma, nonostante 40 minuti più recupero di superiorità numerica e la difesa balbettante dei gialloblù (8 gol nelle ultime tre prima del Dall’Ara), il Bologna ha fatto il solletico o poco più al portiere Suzuki. Orsolini pare in un tunnel, Ndoye salta uomini in continuazione ma non ha un grande feeling con il gol e per fortuna che è esploso Santiago Castro, con 3 gol che hanno spazzato un po' via l'anemia.
     
    DA GIUGNO A GENNAIO - Tra i problemi di questo avvio, le partenze eccellenti estive che hanno tolto qualità alla squadra: Zirkzee e Calafiori su tutti, ma anche Saelemaekers. E pure Kristiansen, se è vero che al momento gioca più spesso la sua riserva della passata stagione, Lykogiannis. Il tasto dolente è un mercato fatto al risparmio, con diverse seconde o terze scelte, che per ora ha inciso zero: il gol di Iling-Junior a Como e nient’altro. Miranda è ancora indietro, Dallinga per il momento un fantasma, Holm e Pobega più in infermeria che in campo, Erlic e Casale due alternative a Beukema-Lucumi ben meno performanti. A proposito di Beukema: il difensore piace alle big d’Europa, si sta esprimendo ancora su alti livelli e a gennaio il Bologna dovrà respingere i corteggiamenti. Il più probabile quello della Juventus di Thiago Motta, club con cui però la dirigenza non ha buoni rapporti proprio dopo il cambio di sponda del tecnico. Cessioni eccellenti i rossoblù non potranno farne, anche se dovessero essere fuori dalla Champions: il campionato il Bologna è attardato e il tour de force che lo attende (si gioca tre volte a settimana da qui a metà dicembre, soste a parte) rischia di far lasciare per strada altri punti preziosi. Servirà una crescita importante dai nuovi innesti che finora non hanno inciso, poi probabilmente si faranno i conti per gennaio.

     

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