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La prima sorpresa dei Mondiali: Messi fa flop, l'Arabia Saudita manda ko l'Argentina!
La prima grande sorpresa di questi Mondiali è servita. L'Arabia Saudita di Hervé Renard fa l'impresa contro l'Argentina nel primo match del girone C, imponendosi con un 2-1 in rimonta che rimescola immediatamente le gerarchie del raggruppamento. Non basta il gol su rigore dell'uomo più atteso, Leo Messi (che sale a quota 7 reti in una Coppa del Mondo ed è il marcatore argentino più prolifico della competizione), dopo dieci minuti in conseguenza di un intervento VAR per rivedere un abbraccio dentro l'area di Abdulhamid su Paredes. Una volta avanti, gli uomini di Scaloni si limitano a gestire il pallone e si vedono annullare per tre volte la rete del raddoppio (una con Messi e due con Lautaro Martinez) dal fuorigioco.
Ma l'Arabia Saudita, disegnata da Renard con un 4-4-2 estremamente corto ed aggressivo, non dà mai tregua e serenità al giro palla dell'Albiceleste e nella ripresa riparte fortissimo. Al 48° Saleh Al-Shehri indovina il diagonale giusto e supera Emiliano Martinez, che deve arrendersi per la seconda volta 5' più tardi sulla giocata da urlo di Al-Dawsari, che salta due avversari in un fazzoletto e la spedisce all'incrocio (l'Argentina non incassava due reti all'esordio ai Mondiali dal 1974, contro la Polonia). L'assalto dell'Argentina, presa per mano sopratutto dallo juventino Di Maria e ridisegnata in campo da Scaloni, produce però solo un grande intervento del portiere di Alowais e un paio di mischie risolte sempre dalla difesa saudita, in primis da uno stoico Al-Shahrani. Dopo un recupero interminabile, l'Arabia Saudita può finalmente fare festa e prendersi il suo momento di gloria: l'Argentina di Messi - in serie utile da 36 partite consecutive - va subito ko, la prima sorpresa dei Mondiali è servita.
Ma l'Arabia Saudita, disegnata da Renard con un 4-4-2 estremamente corto ed aggressivo, non dà mai tregua e serenità al giro palla dell'Albiceleste e nella ripresa riparte fortissimo. Al 48° Saleh Al-Shehri indovina il diagonale giusto e supera Emiliano Martinez, che deve arrendersi per la seconda volta 5' più tardi sulla giocata da urlo di Al-Dawsari, che salta due avversari in un fazzoletto e la spedisce all'incrocio (l'Argentina non incassava due reti all'esordio ai Mondiali dal 1974, contro la Polonia). L'assalto dell'Argentina, presa per mano sopratutto dallo juventino Di Maria e ridisegnata in campo da Scaloni, produce però solo un grande intervento del portiere di Alowais e un paio di mischie risolte sempre dalla difesa saudita, in primis da uno stoico Al-Shahrani. Dopo un recupero interminabile, l'Arabia Saudita può finalmente fare festa e prendersi il suo momento di gloria: l'Argentina di Messi - in serie utile da 36 partite consecutive - va subito ko, la prima sorpresa dei Mondiali è servita.