
Ambrosini stronca il Milan: "Squadra senza anima e sentimento, la società non ha saputo toccare i tasti giusti"
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Entrando nel dettaglio, l'ex capitano del Milan ha provato ad individuare le cause dei tanti alti e bassi che hanno contraddistinto la stagione della formazione allenata prima da Paulo Fonseca e poi da Sergio Conceiçao: “L'errore più grande? La superficialità perché una squadra che ha questo valore e spessore tecnico non può commettere certi errori di atteggiamento. Ieri sera invece, quando la squadra è quadrata e connessa, hanno dimostrato di poter tenere testa a una delle squadre migliori d'Europa”. Al netto dei valori tecnici espressi in poche occasioni, il Milan si trova attualmente al nono posto in Serie A, lontano dai piazzamenti europei, e non è stato in grado di superare il primo turno di Champions League, eliminato ai playoff dal modesto Feyenoord.
Massimo Ambrosini, sempre nell'intervento al canale Youtube di Giulia Mizzoni, ha concluso così la sua impietosa analisi sul Milan: “Secondo me gli approcci alle partite indicano che la squadra è mancata dal punto di vista del sentimento e dell'anima. Soltanto nelle ultime 6 partite il Milan è andato in svantaggio 5 volte. Se manchi con costanza vuol dire che hai un difetto enorme da questo punto di vista. Evidentemente in società non sono stati in grado di toccare i tasti giusti, anche i calciatori sono chiaramente responsabili e non esenti da colpe. Se hanno commesso certi errori in Parma-Milan all'inizio dell'anno e lo fanno ancora contro il Napoli, vuol dire che non hanno posto rimedio”.
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Ha ragione Ambro