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Spalletti lo usava solo 'per disperazione': orgoglio Ranocchia, rinato nell'Inter di Conte
CRITICHE E AMORE - Un pubblico che, in passato, l'aveva spesso criticato. Errori e sbavature avevano contrassegnato i suoi primi anni nerazzurri. Anni difficili, fatti di poche vittorie ma compagni di livello, alcuni dei quali reduci dall'epopea del Triplete. Mai in dubbio, però, professionalità e impegno: valori che lo hanno portato ad essere rispettato dai suoi stessi tifosi, che sempre ne hanno riconosciuto l'amore per i colori nerazzurri.
DIETRO AL MURO - Ora, a 31 anni, per Ranocchia inizia una seconda giovinezza: merito di Antonio Conte, ma anche della forza di volontà di The Frog, come lo soprannominavano i compagni dell'Hull City. Testa bassa e lavorare: il diktat del tecnico sembra rimarcare al meglio gli ultimi anni del difensore, che in quest'inizio di stagione ha già disputato 180 minuti, superando i miseri 58' totali delle quattro presenze dello scorso anno, in cui Spalletti lo gettò spesso nella mischia semplicemente per sfruttarne l'altezza. Il muro interista, con Skriniar, Godin e De Vrij, deve ancora debuttare: con questi tre, Handanovic potrà dormire sogni tranquilli. Ma Ranocchia c'è, anche (e soprattutto) quest'anno.