E' stato un pomeriggio convulso a Genova, sponda Sampdoria, dopo il k.o. rimediato dai blucerchiati per 0-3 contro il Frosinone. Per l'ennesima volta, in una stagione tormentata in casa doriana si è tornati a parlare di esonero di un allenatore, dopo quelli di Pirlo e Sottil. Al centro delle riflessioni mister Leonardo Semplici, la cui panchina era già traballante prima della sfida con i ciociari, e il cui destino adesso è appeso ad un filo.
SUMMIT - I giornalisti in sala stampa hanno aspettato a lungo qualcuno che uscisse dal ventre dello stadio "Ferraris" per incontrarli nel consueto appuntamento della conferenza post-gara. L'attesa si è prolungata perché nelle sale interne di Marassi stava andando in scena un acceso summit alla presenza del ds Accardi, del presidente Manfredi e del suo braccio destro Messina. C'era anche Nathan Walker, uomo di collegamento tra la proprietà e i finanziatori di Singapore, in particolare Tey. Non ha partecipato all'incontro Radrizzani, che era allo stadio.
CONFERMA - Ad un certo punto, sembrava che il destino di Semplici fosse segnato: Accardi e Manfredi erano pronti a rilasciare alcune dichiarazioni, anche se non se ne conosce il contenuto. E' lecito pensare però che si trattasse di una comunicazione di esonero. Poi i due sono rientrati nella riunione, e
in conferenza si sono presentati Accardi e lo stesso Semplici. Il direttore ha confermato l'allenatore: "Abbiamo deciso di continuare con Semplici perché non è l'unico responsabile della situazione. Abbiamo cambiato giocatori, la squadra lo segue e lo vediamo ogni giorno".
VALUTAZIONI - Ovviamente, l'ipotesi esonero è stata valutata.
Si è pensato ad esempio a richiamare Andrea Pirlo, sotto contratto, e sono stati fatti nomi anche di altri allenatori o altre opzioni, tra cui qualche soluzione già ventilata in passato, ad esempio quella di affidare la squadra a Salvatore Foti, attuale vice di José Mourinho al Fenerbahce. Poi però si è deciso di intraprendere la strada della conferma di Semplici.
A pesare, più che le valutazioni economiche (il contratto di Semplici è fino a giugno, a cifre molto basse)
sono state quelle legate alle tempistiche. Sarebbe stato difficile cambiare a sette giornate dalla fine e soprattutto, sarebbe stato complesso anche trovare qualcuno disposto a calarsi in una situazione così scottante, dal punto di vista della classifica e dal punto di vista ambientale.
FIDUCIA A TEMPO - La fiducia a Semplici, almeno a parole, è totale. Ovviamente però il crinale dirimente sarà la partita con lo Spezia, in programma il 6 aprile alle 17.15. Sfida ostica, ma poi il calendario prevede tre scontri cruciali con Cittadella, Juve Stabia e Carrarese. Servono punti anche perché
la media di Semplici da quando è alla Samp è di un punto a partita (più bassa anche di quella di Sottil). In proiezione fanno 39 punti, nelle scorse stagione per i playout ne sono serviti 40, 44 per evitare gli spareggi e salvarsi. E la tensione a Genova ha già raggiunto livelli di guardia.
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