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Lazio, Stadio Flaminio: l'assessore all'urbanistica rivela i nodi da risolvere e come
PROBLEMI DI VIABILITA' - "C’è un piano di viabilità per eventi che spostano decine di migliaia di persone. Considerate che quando venne costruito l’Olimpico, attorno non c’era grande urbanizzazione. Di solito lavoriamo su due fattori: la chiusura delle strade con le relative modifiche alla mobilità e l’incentivazione del mezzo pubblico a discapito dell'auto privata. Ci sono già 15 aree parcheggio, per circa 5000 posti auto, oltre alle navette per i tifosi ospiti. Puntiamo sulla sharing mobility, che verrebbe potenziata nel giorno della gara. Chiaro però che non basti: servirebbe comunque un numero di posti auto pari almeno al 20% dell’afflusso previsto. Ogni volta che c’è un progetto di questo tipo bisogna essere molto rigorosi. Vanno analizzate le conseguenze che questo comporta in termini di mobilità. Valuteremo gli effetti sulla mobilità di un attrattore di traffico così importante nelle giornate in cui verrà utilizzato lo stadio, quindi nel infrasettimanale per le partite di Coppa. Ovviamente le situazioni di traffico cambiano tra settimanale, festivo e prefestivo. Ci vuole un’analisi concreta di flussi di traffico per i diversi vettori di mobilità. Rispetto ad altri progetti del passato, stiamo parlando di uno stadio inserito all’interno di una realtà consolidata da un punto di vista urbanistico, non uno stadio nel nulla".
TEMPI - "Se Lotito presenterà un progetto defintivo a ottobre che verrà approvato, io credo che il 2030 o il 2031 siano date realistiche per un completamento complessivo della riqualificazione del Flaminio. Ora c’è questo appuntamento ad ottobre col Sindaco e io direi di andare avanti per gradi. Lavoriamo insieme, la disponibilità del Comune verso la Lazio c’è. Credo che quella sia un’area che possa essere adibita a uno stadio importante. Tanto la Lazio quanto l'Amministrazione comunale, insieme crediamo molto in questo progetto”.