Redazione Calciomercato
Lazio, Kamada va in Premier League. Il ds Fabiani: "Richieste inaccettabili, non ci facciamo ricattare"
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LA VICENDA - L'ex Eintracht Francoforte aveva un contratto annuale con il club capitolino, con un opzione unilaterale di prolungamento per altri 3 anni. La fiducia di Tudor, che in questi ultimi mesi della stagione lo ha rilanciato dopo una stagione in ombra, sembrava averlo convinto a restare. Poi però sono sorte alcune titubanze sulla durata del legame e quindi tramite i suoi agenti Kamada ha fatto sapere che avrebbe voluto ritrattare un nuovo accordo: o a cifre più alte o alle stesse condizioni ma solo per un altro anno. "Si dimostri serio", aveva detto Lotito a riguardo, augurandosi che il calciatore rivedesse le proprie posizioni e comunicasse la decisione di esercitare l'opzione pattuita 12 mesi fa. Rivedere l'accordo avrebbe infatti significato firmare un nuovo contratto e quindi in ogni caso perdere i vantaggi fiscali di cui la società aveva usufruito grazie al decreto crescita in vigore un anno fa, ma ormai abrogato. Condizione non sostenibile economicamente per la Lazio. Nella serata di ieri si paventava anche l'ipotesi di mantenere in essere il contratto attuale, ma inserendo una clausola rescissoria (sulla cui cifra comunque non c'era convergenza tra le parti). Niente da fare, neanche così si è arrivati a una firma.
DOVE VA - L'avventura di Kamada a Roma si conclude quindi con 2 gol e 2 assist in 28 presenze tra campionato e coppe. Ora sceglierà liberamente il proprio futuro. Su di lui c'è il Crystal Palace in pole position, pronto a portarlo in Premier League con un contratto da 5 milioni di euro a stagione. Gli inglesi sono in netto vantaggio per il trequartista nipponico, che era stato richiamato pure dall'Eintracht Francoforte in Germania. Invece in Italia non hanno trovato seguito le voci su un tentativo della Roma di fare uno sgarbo ai cugini.
FABIANI FURIOSO - Il direttore sportivo della Lazio, Angelo Fabiani commenta ai canali ufficiali del club biancoceleste: "Sono i tesserati che devono stare al servizio della Lazio e non il contrario. L'anno scorso puntammo su Kamada perché Luis Alberto voleva andar via. Il calciatore e il suo entourage ci chiesero un anno di contratto con opzione per altre tre stagioni e una clausola unilaterale a loro favore, li abbiamo accontentati e non ci è costato poco tra stipendio e commissioni. Ieri scadeva questa clausola e ci siamo trovati una cosa inaspettata, infatti con grande scortesia ci hanno chiesto lo stesso tipo di contratto dell'anno scorso. Non mi faccio ricattare da nessuno, ho detto che non mi interessava neanche discutere di questa estorsione. Se avessi accettato ancora questa situazione, lui sarebbe andato via tra un anno senza la possibilità di cederlo: una condizione inaccettabile, irricevibile. Questi signori, procuratori e calciatori, devono capire che chi viene qui deve amare la Lazio e il nostro progetto. Tutti sono utili, nessuno indispensabile. Qualche imbecille ha detto che non ho esperienza in Serie A, si informi meglio. Prima di parlare, questi tromboni dovrebbero informarsi sulla storia delle persone".
SU LUIS ALBERTO, TUDOR E GUENDOUZI - "Cercheremo di accontentare Luis Alberto, ci sono alte percentuali che lasci la Lazio. Tudor? Oggi è il nostro allenatore, sento dire che ha chiesto di cambiare tutta la squadra, ma le parole non vanno decontestualizzate. A queste cose non vado neanche dietro, c'è chi si diverte a seminare zizzania. Guendouzi è un giocatore della Lazio e rimane tale. Tudor sapeva che è un beniamino dei tifosi, non ci passa per la testa di smontare una squadra e mandar via chi ha dato il suo contributo quest'anno".