McKennie, il papà: "Era con la testa sott'acqua, ma ha avuto fiducia. Ha sempre saputo cosa voleva dalla Juventus"
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DA ESUBERO E BLINDATO - "A volte capita di ritrovarsi con la testa sott'acqua, e quando accade è fondamentale stare lontano dai pericoli. Weston ha sempre avuto fiducia in se stesso, una fiducia che, unita alla consapevolezza di ciò che voleva, gli ha dato questa importante opportunità".
IL GOL IN CHAMPIONS - "Cosa mi ha detto dopo il gol? Mi ha detto che è stata una bella sensazione segnare alla prima partita stagionale. Ora, ovviamente, spera di continuare così e farne molti altri.
DEVE TIRARE DI PIU' - "Penso che anche lo scorso anno Weston abbia fatto una buona stagione, per quanto ci siano sempre margini di miglioramento. Personalmente spero che tiri di più in porta quando ne ha l'occasione".
IL RUOLO DI PADRE - "Questo aspetto non è mai cambiato da quando ha cominciato a giocare a calcio. Lo ascolto ogni volta che parliamo, mi interessa di più come sta in quanto mio figlio che non in quanto calciatore. Gli chiedo come procedono le cose dal punto di vista della salute mentale, dei risparmi, della vita personale. Fin dall'inizio gli ho sempre detto tre cose: lavora duro, divertiti e sii rispettoso".