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Juve, Spalletti in Nazionale rafforza Allegri: rotto il patto con Giuntoli
CLAUSOLA 'ANTI-JUVE'- L'ipotesi di vedere Spalletti in bianconero era tutt'altro che campata in aria, tanto da far temere, in quel di Napoli, che il trasferimento alla Juve da parte del tecnico campione d'Italia potesse verificarsi addirittura durante l'estate in corso. Ed era soprattutto in quell'ottica che Aurelio De Laurentiis aveva lasciato libero l'allenatore solo dopo avergli fatto firmare l'ormai famigerata clausola che prevede un indennizzo di 3 milioni per il Napoli, in caso di ripresa dell'attività da parte dello stesso Spalletti prima dell'anno sabbatico successivo alla conquista del tricolore con i partenopei, clausola che in queste ore è stata una vera e propria grana per la Figc e per il suo presidente, Gabriele Gravina.
ALLEGRI HA 'BLOCCATO' TUTTO - L'arrivo di Cristiano Giuntoli come capo dell'area sportiva della Juventus, a inizio luglio aveva fatto pensare a molti che anche l'arrivo di Spalletti a Torino potesse concretizzarsi a breve, in virtù dell'ottima intesa che intercorre fra i due. Poi non se ne è fatto nulla, in parte per la volontà di Spalletti di mantenere l'impegno di un periodo di riposo e di vita familiare, ma soprattutto per la permanenza di Massimiliano Allegri alla Juventus. Un rapporto, quest'ultimo, che è continuato per ragioni economiche (da parte del club, impossibilitato a liquidare Allegri a due anni dal termine di un pesante contratto da 7 milioni netti all'anno) e per la ferma volontà del tecnico livornese di giocarsi un'ultima chance da scudetto alla Continassa, mettendosi i tappi di cera alle orecchie anche di fronte al canto delle sirene arabe.
IL PATTO CON GIUNTOLI - Sfumato quest'anno, secondo indiscrezioni più che verificate il matrimonio fra Spalletti e la Juventus si sarebbe potuto celebrare molto probabilmente nel 2024, forte di un patto verbale stretto fra il tecnico di Certaldo e Giuntoli. Le improvvise dimissioni di Mancini invece hanno messo Spalletti di fronte a una scelta che nemmeno lui pensava di dover fare così presto, scelta che in poche ore, con grande entusiasmo e qualche preoccupazione, Luciano ha portato a termine, preferendo la panchina della Nazionale oggi, all'ipotesi della panchina della Juve domani.
ORA ALLEGRI E' PIU' FORTE - In ottica Juve, l'arrivo di Spalletti in Nazionale rafforza la posizione di Allegri, sicuramente per la stagione in corso e potenzialmente anche per la successiva. In caso, invece, di fallimento sportivo da parte di Max nell'annata 2023-24, la ricerca di un nuovo allenatore dovrà ripartire da nomi diversi rispetto a quello, solo accarezzato, di Spalletti.