Juve-Rabiot, è tardi per il rinnovo? La super richiesta di mamma Veronique, tre squadre già pronte ad accontentarla
Nicola Balice
Un top player. Questo è Adrien Rabiot. Questo è diventato dopo anni di indolente rendimento al di sotto delle aspettative in bianconero. Questo sembrava non dovesse più diventare dopo anni di indolente rendimento al di sotto delle aspettative in bianconero. Motivo per cui in casa Juve avevano deciso di venderlo comunque in estate nonostante un positivo finale di stagione, accettata l'offerta del Manchester United da 20 milioni più 2 di bonus e alla Continassa l'era Rabiot poteva sostanzialmente finire lì. Poi mamma Veronique non ha trovato l'accordo con i Red Devils, che pure avevano mandato a Torino le massime maestranze per convincerla. Niente da fare, ritenute eccessive le richieste di ingaggio, che il clan Rabiot aveva subito fissato alla stessa quota che aveva in mente nel caso in cui fosse arrivato a scadenza di contratto: 10 milioni netti l'anno, non un euro di meno. Niente United, per la gioia di Max Allegri che su Rabiot era sicuro di poter contare. E così è stato, quello di questa stagione è semplicemente la miglior versione del Duca di sempre. Solo che il contratto resta in scadenza, un bel problema. LA SITUAZIONE – Col senno del poi, la Juve avrebbe potuto o dovuto avviare ben prima la trattativa per il rinnovo. Adesso invece la forza contrattuale di Rabiot potrebbe complicare troppo le cose, un Mondiale da protagonista infatti rafforzerà ulteriormente il suo status da top player. Anche perché quando la Juve presenterà la propria offerta, difficilmente potrà andare oltre la conferma dell'attuale ingaggio da 7 milioni netti. Mentre quei 10 milioni di richiesta iniziale, in Premier, c'è già chi glieli offrirà a Rabiot: Arsenal e Chelsea hanno avviato la macchina, pure il Tottenham del suo grande estimatore Fabio Paratici proverà a iscriversi alla corsa. Senza dimenticare le prove di pace col Psg. Certo, il fattore Allegri potrebbe avere un peso importante nel caso in cui dovesse restare in sella anche in futuro, ma non può bastare la parola di Max.