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    Juve, la verità sul caso Bonucci

    Juve, la verità sul caso Bonucci

    • Nicola Balice
    Ha messo un punto Leonardo Bonucci. Lo ha fatto al fianco del logo della Juve, lanciando il suo messaggio via social per rispondere alle voci che lo vorrebbero lontano dal club bianconero prima del termine. Perché il suo contratto scade il 30 giugno 2024, un contratto pesante, da leader tecnico non solo emotivo con super ingaggio da circa 6,5 milioni netti. E da più parti rimbalza l'indiscrezione di un possibile addio anticipato, avendo ormai intrapreso il viale del tramonto come dimostra il deludente bilancio di questa stagione conclusa pure con il clamoroso errore con la Nazionale contro la Spagna. Ma il capitano bianconero non è intenzionato a mollare, ha fissato l'orizzonte di un addio alla Juve e all'Italia solo tra un anno dopo gli Europei, con la voglia di chi punta a dimostrare al mondo intero di non essere finito.

    LA SITUAZIONE – Ma la situazione in bianconero qual è? La risoluzione di contratto non gli è stata proposta dal club, anche per una questione di rispetto al capitano e alla storia da oltre 500 presenze con la maglia della Juve. È stato però chiarito anche il fatto che si ritroverà a partire in fondo alle gerarchie dei centrali nella prossima stagione, specialmente in caso di passaggio alla difesa a quattro: davanti a lui Gleison Bremer e Danilo, ma anche Federico Gatti e Daniele Rugani sicuramente non partono dietro finché la composizione del roster è questa. Quindi, se avesse delle proposte ritenute interessanti, nessuno si sarebbe opposto alla sua partenza a titolo gratuito, anzi se necessario ci sarebbe la disponibilità anche a una buonuscita. Niente che fin qui stia convincendo Bonucci a cambiare idea, per il momento vuole restare e continuare a fornire il suo contributo. Da capitano. Anche se sempre meno giocatore.

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