Inter, sotto l’albero le strategie future: Castro il nome che mette tutti d’accordo
Pasquale Guarro
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La strategia dell’Inter in merito al mercato di gennaio è chiarissima: si interviene solo in caso di emergenza o grandi opportunità che la sessione invernale potrebbe presentare. In caso contrario, si può procedere andando avanti con la rosa che la società ha messo a disposizione di Simone Inzaghi la scorsa estate. È evidente che in viale della Liberazione ci sia una piccola incognita che risponde al nome di Francesco Acerbi, l’ex Lazio non sta finora offrendo le giuste garanzie dal punto di vista fisico ed è questo il motivo che spinge a pensare che l’Inter possa pensare di andare sul mercato nel tentativo di rinforzare la squadra in difesa. In realtà, invece, Marotta e Ausilio sembrano orientati ad attendere il recupero degli attuali infortunati, anzi, l’attuale dirigenza ha chiesto al tecnico nerazzurro di poter vedere con maggiore continuità Tomas Palacios, difensore argentino classe 2003 finora impiegato con il contagocce da Inzaghi. Per quanto riguarda eventuali rinforzi, quindi, bisognerà attendere il mese di giugno, quando in viale della Liberazione avranno le idee più chiare in merito ai due centrali attuali, Acerbi e de Vrij, il primo in scadenza nel 2026, ma con una clausola di uscita in favore dei nerazzurri; il secondo, invece, in scadenza 2025, ma con una clausola unilaterale di rinnovo da parte dell’Inter. IL PRESCELTO - Attenzione però anche all’attacco, visto che a fine stagione il reparto edrà due caselle svuotarsi, quelle attualmente occupate da Correa e Arnautovic. Anche in questo caso nulla si muoverà per gennaio, almeno nulla di ufficiale visto che invece, almeno dal punto di vista ufficioso, i nerazzurri potrebbero iniziare a muovere i primi passi per un profilo che in viale della Liberazione interessa parecchio: parliamo di Santiago Castro, attaccante classe 2004 del Bologna che per movenze ricorda un po’ il primo Lautaro. L’Inter lo studia già da mesi e preso potrebbe convincersi a muovere i primi passi, si tratterebbe di un’operazione molto onerosa ma tutt’altro che impossibile per l’Inter, che un paio di operazioni di quel livello dovrà portarle avanti, visto che, come ha spiegato lo stesso Inzaghi: “Giovani sì, a patto che però siano forti”. E allora il Natale in casa Inter è così, all’insegna delle operazioni su cui lavorare per il futuro, perché d’altronde l’organizzazione e il gioco d’anticipo sono tutto nel calcio.
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Utente CM 256342
Cosa avrebbe castro più dei fratelli Esposito?
Così come maldini non mi sembra molto diverso da o...
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Cosa avrebbe castro più dei fratelli Esposito? Così come maldini non mi sembra molto diverso da o...