Il Milan saluta gli USA con un'altra vittoria, Barcellona battuto ai rigori: Pulisic on fire, che Torriani!
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Il Milan torna in Italia con una valigia piena di cose positive. Il coraggio mostrato contro Manchester City e Real Madrid è diventato consapevolezza nei propri mezzi: contro il Barcellona i rossoneri hanno imposto il proprio gioco tutto l’arco del primo tempo. Grande merito va ascritto a Fonseca ha stupito con una formazione iniziale votata all’attacco: Saelemaekers terzino destro ( Calabria in panchina) Loftus-Cheek in mediana con Musah a protezione del tridente tutto estro e fantasia formato da Chukwueze, Pulisic e Leão dietro la punta Jovic. Finisce 2-2 con il Milan che si fa rimontare il doppio vantaggio ma che alla fine gioisce con un Torriani formato super capace di neutralizzare Junyent e Faye regalando così la vittoria ai suoi nella lotteria finale dei calci di rigore.
LA PARTITA- Il Milan parte forte e trova subito il vantaggio al 10’: inizia l’azione Saelemaekers eludendo la pressione del Barcellona, pallone a Musah che apre la falcata prima di servire Chukwueze che con la coda dell’occhio legge il movimento a tagliare in area di rigore di Pulisic bravo a servire l’assist per il più classico dei tap-in a Jovic. Christian è già in una forma smagliante e ne dà un saggio al 14’ quando chiede e ottiene l’uno due a Leão e da una posizione defilata con un angolo di tiro minuscolo va a insaccare la palla sotto all’incrocio dei pali con un sinistro a giro stupendo. Torriani inizia il proprio show opponendosi con il piede a una conclusione velenosa di Lewandowski. Palla lunga di ter Stegen, errore in disimpegno di Saelemaekers, con Raphinha che, dalla sinistra, porge la sfera a Lewandowski in posizione centrale nei pressi dell'area di rigore rossonera. Piatto destro nell'angolo in basso alla sinistra di Torriani e sfera in rete per l’1-2 dei catalani. Il giovane portiere del Milan salva ancora su Raphinha mentre Chukwueze, poco dopo, si mangia il gol del 3-1 calciando debolmente da posizione molto vantaggiosa. Nella ripresa Fonseca lascia subito negli spogliatoi un ispirato Leão e Jovic con la musica che inizia a cambiare. Il solito Torriani salva due volte prima su Lewandoski e poi su Raphinha ma non può nulla quando il campione polacco deposita in rete il pallone del 2-2 favorito da una dormita collettiva della difesa rossonera. Nella lotteria dei calci di rigore sbagliano subito sia Bennacer che Koundè ma poi sale in cattedra Torriani che regala la vittoria al Milan con due grandi interventi.
COSA VA- Pulisic da trequartista può diventare il vero valore aggiunto delle squadra: segna, fa segnare e regala imprevedibilità tra le linee. Un ruolo che sembra cucito su misura per capitan America. Fonseca insisterà, a ragion veduta, sul tridente con l’americano a duettare con Leao e Chukwueze. Questo Milan-fantasia piace molto. In attesa di Fofana o Kone, il Milan può contare su un ottimo Musah in mediana. Dinamico, attento tatticamente e con quella forza nelle gambe fondamentale sia per alzare il pressing sui portatori di palla avversari che nel ribaltare l’azione. La più grande sorpresa di questa tournée americana risponde al nome Lorenzo Torriani: il classe 2005 ha dimostrato qualità tecniche e una grande personalità. E chissà che il Milan non abbia trovato in casa il vice Maignan in attesa di Sportiello.
COSA NON VA- Le note negative sono state poche ma vanno tenute nella giusta considerazione in una fase di rodaggio come quella che sta vivendo il nuovo Milan di Fonseca. Sia Tomori che Thiaw sembrano in grande ritardo di condizione, Terracciano non convince e forse avrebbe bisogno di andare a giocare con continuità magari in prestito. Piccolo passo indietro per Saelemaekers: da terzino ha fatto tanta fatica ricadendo nei vecchi errori tecnici e tattici. Tra i giocatori che devono lavorare molto per assimilare i nuovi concetti c’è sicuramente Loftus-Cheek: per l’inglese difficilmente ci sarà spazio sulla trequarti come nella scorsa stagione perché Fonseca predilige un giocatore più tecnico e associativo in quella zona del campo. Ruben dovrà reinventersi davanti alla difesa, missione difficile ma possibile con un normale periodo di adattamento e lavoro.
BARCELLONA-MILAN 5-6 dcr
Marcatori: 10' Jović (M), 15' Pulisic (M), 22' e 58' Lewandowski (B)
BARCELLONA (4-2-3-1): ter Stegen (61' Iñaki Peña); Álex Valle (46' Koundé), Sergi Domínguez (78' A. Cuenca), Lenglet (61' Iñigo Martínez), Martín (78' Faye); Christensen (46' Bernal), Casadó; Raphinha (78' Guille Fernández), Gündoğan (46' Quim Junyent), Pau Víctor (87' Toni Fernández); Lewandowski (78' Vitor Roque). A disposizione: Astralaga, Kochen, J. Araujo, Balde, Fort, Olmedo, Darwich, Unai Hernández, Pablo Torre. Allenatore: Flick.
MILAN (4-2-3-1): Torriani; Saelemaekers, Tomori (78' Gabbia), Thiaw (87' Kalulu), Terracciano (78' Álex Jiménez); Loftus-Cheek (87' Zeroli), Musah (62' Adli); Chukwueze (78' H. Cuenca), Pulisic (62' Okafor), R. Leão (46' Calabria); Jović (46' Bennacer). A disposizione: Nava, Raveyre, Pobega, Liberali, Camarda. Allenatore: Fonseca.
Arbitro: Rivas (U.S.A.)
Ammoniti: 37' Martín (B), 46' Saelemaekers (M), 69' Casadó (B), 84' Quim Junyent (B), 86' Guille Fernández (B), 89' Bennacer (M).
Espulsi: nessuno. Rigori: Bennacer (M, parato); Koundé (B, fuori); Calabria (M, gol); Quim Junyent (B, parato); Okafor (M, gol); Bernal (B, gol); Kalulu (M, fuori); Toni Fernández (B, gol); Adli (M, gol); Vitor Roque (B, gol); Zeroli (M, gol); Faye (B, parato).
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