Genoa, i tifosi contestano l'esonero di Gilardino: striscione contro Blazquez

Marco Tripodi
6 ore fa
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Il fulmine a cielo sereno che nella giornata di ieri ha sconvolto l'orizzonte del Genoa non è affatto piaciuto ai tifosi rossoblù. L'esonero combinato ad Alberto Gilardino e la conseguente consegna della panchina nelle mani di Patrick Vieira hanno fatto letteralmente insorgere il popolo del Grifone.

L'IRA DEL POPOLO - Non appena la notizia ha cominciato a diffondersi, per ore in città e sul web non si è parlato d'altro. E i toni utilizzati non sono stati affatto concilianti o comprensivi nei confronti della società. La rabbia e la delusione dei tifosi ha raggiunto il culmine attorno alle 17 quando il post con cui il Genoa annunciava ufficialmente l'esonero del Gila è stato subissato di insulti e di critiche. Nessuno o quasi sembra infatti condividere la decisione di mandare via un allenatore che tanto bene aveva fatto nelle due passate stagioni, portando la squadra prima a un immediato ritorno in Serie A e poi ad una salvezza tranquillissima l'anno successivo. E anche quei pochi che comunque non contestano l'esonero in sé, non si trovano d'accordo su tempi e modi in cui esso è avvenuto: a 5 giorni dalla gara cruciale con il Cagliari e al termine di una sosta per le nazionali che da questo punto di vista sarebbe dovuta essere sfruttata diversamente.

CORSI E RICORSI - A non convincere è poi anche la scelta del sostituto, ricaduta su un tecnico la cui esperienza nel calcio italiano è limitata alla carriera da giocatore. Un nome, quello di Vieira, certamente importante nel mondo del pallone ma che a molti rievoca i fantasmi di quanto avvenuto tre anni fa, quando la 777 Partners, appena insediatasi alla guida del club, mandò via Davide Ballardini per puntare su Andreji Shevchenko, tecnico per la verità con molta meno esperienza dell'ex centrocampista francese. Una mossa che diede i suoi frutti più amari in primavera, con la retrocessione in B del Grifone.

PROTESTE - Le contestazioni e i mugugni della tifoseria rossoblù sono infine sfociati in serata nell'affissione di un lungo striscione bianco fuori dal palazzo della Regione Liguria nella centralissima Piazza De Ferrari: "Blazquez game over". Esplicito il riferimento all'amministratore delegato del club, Andres Blazquez, ritenuto il maggior responsabile della cacciata in Alberto Gilardino e invitato senza mezzi termini a dimettersi dal ruolo.