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La Roma batte il Feyenoord ai rigori e vola agli ottavi di Europa League: Svilar eroe, sentenza Zalewski
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LA PARTITA – Pronti, via e Gimenez gela l'Olimpico. Il Feyenoord si porta in vantaggio sul campo della Roma con l'attaccante messicano. L'azione del gol è assolutamente casuale. Dopo una bell'azione sulla fascia sinistra degli olandesi, Hartman effettua un cross verso il centro dell'area: El Shaarawy spazza, ma sulla spalla dell'avversario con il pallone che carambola in rete, beffando Svilar. Dopo numerose proteste (a seguito di un possibile rigore di Stengs ai danni di Llorente), la Roma di De Rossi reagisce subito e trova il pareggio con Pellegrini: una perla del capitano giallorosso che riceve dal limite dell'area un suggerimento di El Shaarawy e lascia partire una conclusione a giro che termina alle spalle di Wellenreuther. Roma che prosegue il pressing e ha altre due buone occasioni, non sfruttate da Cristante e Karsdorp.
Nella ripresa, è subito Dybala ad avere un’occasione per portare i capitolini in vantaggio, ma la sua conclusione sibila il palo e si spegna sul fondo. La sfida prosegue con ben poche occasioni da una parte e dall’altra, sino a quando Dybala non imbuca verso El Shaarawy, ma Wellenreuther è abile a capire prima le intenzioni offensive dei giallorossi e ad anticipare l’esterno azzurro. De Rossi si gioca la carta Aouar al posto di un esausto Pellegrini, ma è Lukaku ad avere sui piedi il gol della qualificazione, ma un super intervento di Hancko ha salvato il Feyenoord da guai peggiori. La situazione non si sblocca, necessari dunque i tempi supplementari.
Nella prima frazione dei tempi supplementari, da corner, è subito Cristante a sfiorare il gol con un colpo di testa (deviato) che termina sull’esterno della rete. Il Feyenoord reagisce con Ivanusec, ma Svilar è attento in presa centrale. Poco dopo il 100’, De Rossi inserisce Baldanzi al posto di Dybala. Gli olandesi rispondono con Ueda, ma la sua punizione termina alta.
Nel secondo tempo supplementare, De Rossi chiama subito un altro cambio, inserendo Angelino al posto di Spinazzola. Lo spettro dei calci di rigore si fa sempre più vivo e le due squadre in campo mostrano sempre cenni di grande stanchezza, dopo la battaglia sul prato verde dell’Olimpico. Svilar viene nuovamente chiamato in causa da una conclusione di Minteh, ma l’estremo difensore giallorosso è attento a presidiare il suo palo. I giallorossi reagiscono subito all’iniziativa degli uomini di Slot, ma Lukaku non riesce ad anticipare il movimento e trovare il pallone sull’ottimo servizio di Baldanzi. Nel finale, è ancora Lukaku ad avere due grosse occasioni (di cui una da angolo con un colpo di testa terminato alto) per centrare la qualificazione agli ottavi di finale, ma Wellenreuther sventa la chance con un vero e proprio miracolo. La partita non si sblocca, decisivi i calci di rigore.
Ai calci di rigore, al primo giro segna Paredes e non sbaglia Ueda. Al secondo turno solo errori: Wellenreuther para su Lukaku e Svilar salva su Hancko. Al terzo giro, Cristante è perfetto, spiazzando l’estremo difensore degli olandesi, mentre Jahanbakhsh si fa ipnotizzare da Svilar. Al quarto turno, Aouar segna, stesso discorso per Hartman. All’ultimo giro, Zalewski non sbaglia e fa volare la Roma agli ottavi di finale di Europa League.