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Calhanoglu in calo, il rientro di Brahim Diaz è vitale per il Milan. E Maldini studia il futuro con il Real Madrid
Brahim Diaz avvisa i tifosi e non solo. Nel modo più comodo e diretto degli ultimi anni, tramite i social network. "Ready" ha scritto su Instagram l'andaluso, ormai pronto a tornare in campo. Smaltiti, infatti, quei problemi alla coscia che lo hanno costretto ad alzare bandiera bianca al termine del girone d'andata. Assente da sei partite, Europa League compresa, l'ex Real Madrid è ora chiamato a tornare protagonista.
CERCASI LINFA IN TREQUARTI - Con l'obiettivo, innanzitutto, di prendere per mano il Milan, inghiottito in una crisi di gioco e risultati che ha reso il febbraio rossonero un brutto anatroccolo nello splendido lago della stagione '20-'21. Prima del ko, infatti, Brahim aveva mostrato le sue miglior doti, specie da trequartista. Basti pensare al 2-0 casalingo contro il Torino, dove lo spagnolo era sceso in campo nella posizione a lui più congeniale, quella di trequartista. Da 10, dietro la punta, Brahim aveva sfruttato al meglio la sua tecnica, agendo tra le linee, servendo un ottimo assist a Leao e procurandosi il rigore del 2-0. Caratteristiche che tornano quanto mai utili in questo periodo in cui Calhanoglu appare decisamente opaco.
LE IDEE PER IL FUTURO - Da queste settimane dipenderà, inoltre, il futuro. Brahim, al momento, è in Italia in prestito secco, ma il Milan è già al lavoro per studiare una formula così da trattenerlo in rossonero anche oltre giugno. Maldini e Massara sono costantemente in contatto con l'agente del giocatore e - una volta chiusi i discorsi rinnovi di Calhanoglu e Donnarumma - torneranno ad aggiornarsi con la dirigenza delle Merengues, con cui i rapporti sono ottimi. Molto dipenderà dalla valutazione dei Blancos, che la scorsa estate fissavano in 25 milioni di euro il valore del giocatore, pur non aprendo mai alla cessione a titolo definitivo. Maldini studia il possibile rinnovo del prestito, ma il focus principale è sul campo. Dove Brahim è ready per tornare, con lo scopo di rimettere le ali al Milan.
CERCASI LINFA IN TREQUARTI - Con l'obiettivo, innanzitutto, di prendere per mano il Milan, inghiottito in una crisi di gioco e risultati che ha reso il febbraio rossonero un brutto anatroccolo nello splendido lago della stagione '20-'21. Prima del ko, infatti, Brahim aveva mostrato le sue miglior doti, specie da trequartista. Basti pensare al 2-0 casalingo contro il Torino, dove lo spagnolo era sceso in campo nella posizione a lui più congeniale, quella di trequartista. Da 10, dietro la punta, Brahim aveva sfruttato al meglio la sua tecnica, agendo tra le linee, servendo un ottimo assist a Leao e procurandosi il rigore del 2-0. Caratteristiche che tornano quanto mai utili in questo periodo in cui Calhanoglu appare decisamente opaco.
LE IDEE PER IL FUTURO - Da queste settimane dipenderà, inoltre, il futuro. Brahim, al momento, è in Italia in prestito secco, ma il Milan è già al lavoro per studiare una formula così da trattenerlo in rossonero anche oltre giugno. Maldini e Massara sono costantemente in contatto con l'agente del giocatore e - una volta chiusi i discorsi rinnovi di Calhanoglu e Donnarumma - torneranno ad aggiornarsi con la dirigenza delle Merengues, con cui i rapporti sono ottimi. Molto dipenderà dalla valutazione dei Blancos, che la scorsa estate fissavano in 25 milioni di euro il valore del giocatore, pur non aprendo mai alla cessione a titolo definitivo. Maldini studia il possibile rinnovo del prestito, ma il focus principale è sul campo. Dove Brahim è ready per tornare, con lo scopo di rimettere le ali al Milan.