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  • Auguri Zeman, juventino anti-Juve: 70 anni di bel calcio, coraggio e spaccature

    Auguri Zeman, juventino anti-Juve: 70 anni di bel calcio, coraggio e spaccature

    • Stefano Agresti

    Zdenek Zeman è uno che divide. Anzi, spacca.

    Mezzo mondo pensa che il suo calcio sia folle, senza misure, perdente; l'altro mezzo ritiene che sia poesia allo stato puro, vera esaltazione del gioco più bello del mondo. Noi stiamo con la seconda metà.

    Mezzo mondo lo giudica un provocatore, che parla tanto (e spesso a caso) per farsi pubblicità e magari anche per nascondere le proprie sconfitte; l’altro mezzo lo vede come il cavaliere bianco, l’uomo senza paura che ha avuto il coraggio di attaccare i potenti e ha pagato sulla propria pelle. Anche qui noi stiamo con la seconda metà, evitando però di attribuirgli le sembianze dell’eroe (gli eroi sono altri).


    Mezzo mondo lo ritiene antijuventino nell’anima, invidioso dei trionfi bianconeri, smanioso di mettere in cattiva luce la società più vincente d’Italia e per questo sempre pronto ad attaccarla tra doping e arbitri; l’altro mezzo si rifà alle sue parole, “da piccolo andavo a dormire con la maglia bianconera addosso”, e torna alle considerazioni di cui sopra, in fondo è tra i pochissimi che ha avuto il coraggio di mettersi contro Giraudo e Moggi quando comandavano il calcio italiano. A noi, francamente, in questo caso viene da pensare che sia tutto abbastanza vero: era juventino per via dello zio Vycpalek, è diventato antijuventino perché non gli piaceva quella società vincente e arrogante di una ventina d’anni fa. Ora, comunque, non perde occasione per sottolineare i meriti della nuova Juve.

    Ha vinto poco, ha divertito molto. Ha lanciato un’infinità di giovani, è stato tottiano fino in fondo. Foggia, Pescara e Roma giustamente lo adorano, a noi resta l’amarezza di non averlo mai visto alla guida di una squadra davvero grande e in grado di vincere. Avrebbe potuto lasciare una traccia profonda nella storia del calcio, forse, o magari un’esperienza del genere avrebbe certificato il fallimento della sua utopia.

    Auguri, comunque. E una raccomandazione: continui a divertirci. Noi, l’anno prossimo, quando giocherà il Pescara in Serie B ci metteremo davanti alla tv.

    @steagresti
     


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