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    Allegri non cede: preferisce Juve e famiglia alla super offerta dell'Al-Hilal

    Allegri non cede: preferisce Juve e famiglia alla super offerta dell'Al-Hilal

    • Nicola Balice
    Se fosse una questione di soldi, esclusivamente di soldi, forse Max Allegri accetterebbe. O almeno ascolterebbe con attenzione la proposta in arrivo dall'Arabia Saudita. Ma non sembra proprio essere una questione di soldi. Per buona pace dell'Al-Hilal e di tutta la Lega degli sceicchi che sta tentando in ogni modo di creare un super-campionato, passando alla caccia dei top manager dopo aver iniziato con i campionissimi Cristiano Ronaldo e Karim Benzema. E nonostante sul piatto ci siano tanti, tantissimi soldi, forse addirittura quasi 100 milioni per tre anni tra bonus alla firma e ingaggi stagionali, da parte di Allegri non sembra proprio arrivare alcun tipo di apertura a un cambiamento così radicale della propria vita. I tentativi proseguono, la resistenza non cambia e non vacilla. Perché no, non è solo questione di soldi: se in passato è stato rifiutato due volte il Real Madrid per esempio è anche o soprattutto per non allontanarsi troppo dalla famiglia e dal figlioletto Giorgio in particolar modo. Ed è anche una questione di ambizioni, a 55 anni Allegri non si sente pronto a prendere la via di un nuovo mondo del calcio distante da quello che è il vero mondo del calcio, sente di avere ancora tanto da dare e da dire. Poi può sempre succedere di tutto, ma per il momento la notizia è che non c'è notizia, Allegri non cambia idea e non si lascia tentare dalle ricchissime proposte dell'Arabia Saudita.

    CON LA JUVE – Quindi, a più di una settimana dalla fine del campionato, Allegri rimane l'allenatore della Juve. Ma anche continuando a dire di no alla proposta saudita, non si placano i rumors che vanno contro quella che è la linea della Continassa, dove Allegri è stato confermato e riconfermato, mentre Max a sua volta confermava e riconfermava la decisione di voler assolutamente restare saldo al suo posto. Anche in virtù del super-contratto che lo lega al club bianconero fino al 30 giugno 2025. Con la consapevolezza che solo dal rapporto diretto tra l'allenatore e John Elkann potrebbe arrivare un'inversione di rotta che comunque non appare all'orizzonte, nonostante il partito degli #AllegriOut continui a imperversare sui social. E pure dall'altro fronte che radiomercato suggerisce di tenere sotto controllo, quello che oggi condurrebbe al Psg, per ora non arrivano segnali particolari: il toto-allenatore prosegue, Galtier è appeso a un filo, Nagelsmann è una prima scelta che ancora non ha detto sì, Allegri sarebbe un'alternativa particolarmente gradita. Ma anche al termine di questa giornata, la notizia è che non c'è notizia: Allegri resiste alla corte degli sceicchi, la panchina della Juve è ancora roba sua.

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