Calciomercato.com

  • Yildiz: "La 10 della Juventus pesa tanto, devi mostrare di meritare quell'onore"

    Yildiz: "La 10 della Juventus pesa tanto, devi mostrare di meritare quell'onore"

    • Redazione CM
    La numero 10 della Juventus, un onore e una responsabilità che va meritata: parola di Kenan Yildiz.

    Il talento turco è uno dei giocatori più discussi in casa bianconera, un solo gol finora in stagione (in Champions League contro il PSV) e fatica a risultare decisivo negli schemi di Thiago Motta.

    Yildiz si è raccontato in un'intervista al sito della FIFA, parlando a tutto tondo dalla nazionale alla situazione con il club.

    IL PRIMO GOL IN NAZIONALE - "Tutti potevano vedere le mie emozioni quando ho segnato, non immaginavo che qualcosa del genere potesse accadere, specialmente in una gara tra i due Paesi in cui ho giocato a calcio per tutta la vita. E' stato incredibile, sentire la folla dopo il mio go... Sembrava quasi che tutto lo stadio fosse solo con i tifosi turchi! Poi, dopo due o tre secondi, quando ho fatto la mia esultanza ho urlato. Era irreale. Mio padre era lì, significava molto per me. Mia madre non ce l'ha fatta perché abbiamo un cane e doveva stare a casa, quindi la stava guardando in televisione. Penso fossero entrambi molto orgoliosi di me".

    IL PADRE E I VIDEO SU YOUTUBE - "Non so veramente come sia giunto a questa idea. Quando avevo circa tre anni, ha iniziato a portarmi sui campi da calcio, insegnandomi alcune basi di questo sport, che, a sua volta, aveva appreso analizzando i video su YouTube. Inoltre, quando guardavamo insieme le partite, mi diceva: 'Guarda bene cosa sta facendo quel giocatore'. Poi, sin da bambino mi ha accompagnato agli allenamenti, dove giocavo con i ragazzi più grandi. Mi ha accompagnato in tutto il mio percorso calcistico. Se sono un calciatore professionista è merito dei miei genitori. Mia madre mi ha aiutato fuori dal campo, con la scuola e tutto il resto. I miei genitori mi hanno aiutato a diventare forte mentalmente, a non mollare mai".

    L'EUROPEO - "Non pensavo di avere molte possibilità di disputare una competizione così importante, alla mia età. E' stato un Europeo molto divertente, perché abbiamo tratto molti insegnamenti. Abbiamo trascorso circa cinque settimane insieme, come gruppo. Questa esperienza ci ha reso ancora più uniti, siamo tutti amici e ci fidiamo l'uno dell'altro. Credo che questo aspetto ci abbia consentito di dare il massimo. A dire il vero, penso che avremmo potuto spingerci oltre i quarti di finale. Siamo una squadra giovane e competitiva, quindi… perché no? Abbiamo trascorso un periodo stupendo, speriamo di viverne altri così in futuro".

    GOL IN CHAMPIONS E INTERVISTA CON DEL PIERO - "Sembrava la sceneggiatura di un film! L'intervista che mi ha fatto Del Piero dopo quel gol? Se devo essere sincero, ero molto teso! In più, dovevo parlare in italiano! Però penso di essermela cavata bene. Lui (Del Piero, ndr) è una persona esemplare, ogni tanto mi manda dei messaggi e parliamo. E' fantastico".

    MAGLIA NUMERO 10 DELLA JUVENTUS - "Indossare la 10 della Juventus? Hai i due lati della medaglia ad avere un numero come questo: è un numero davvero, davvero pesante. E' un onore, ma anche una responsabilità. Hai l'orgoglio e la fiducia in te quando indossi la 10, però sei consapevole anche della responsabilità di dover mostrare qualcosa per le persone che ti hanno dato quell'onore. Mi piace indossarla in campo, mi sento in grado di contribuire ancor di più al successo del club”.

    MONDIALE PER CLUB - "Mi sono informato molto sulle caratteristiche di questo torneo e sono pronto ad affrontare questa nuova sfida in America".

    Commenti

    (28)

    Scrivi il tuo commento

    44
    44

    Un ragazzo può diventare un grande giocatore ma francamente ritengo il turco molto discontinuo......

    • 2
    • 0

    Altre Notizie