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Superlega, i tifosi dell'Atalanta: 'Portatela avanti, vogliamo avversari minori ma animati dalla passione'
La Superlega, un ristretto numero di squadre che decide di stravolgere il calcio, da sempre basato sui meriti sportivi e sulla competizione: 20 club fondatori, 15 a partecipazione fissa e 5 da scegliersi in base ai risultati conseguiti nella stagione precedente.
“I 12 club fondatori hanno una fanbase che supera il miliardo di persone in tutto il mondo ed un palmares di 99 titoli a livello continentale. In questo momento critico ci siamo riuniti per consentire la trasformazione della competizione europea, mettendo il gioco che amiamo su un percorso di sviluppo sostenibile a lungo termine, con un meccanismo di solidarietà fortemente aumentato, garantendo a tifosi ed appassionati un programma di partite che sappia alimentare il loro desiderio di calcio e, al contempo, fornisca un esempio positivo e coinvolgente”. Le parole che abbiamo appena letto sono di Andrea Agnelli e sono estratte dal comunicato ufficiale diffuso a margine dell’annuncio della prossima creazione della Superlega.
Ronaldo: 31 milioni di euro l’anno. Conte: 12 milioni di euro l’anno. Donnarumma: proposta di 8 milioni di euro lordi anno. È facile immaginare che dietro alla scelta di Juventus, Inter e Milan di essere tra i promotori di questo progetto ci siano logiche puramente finanziarie.
Non sappiamo se sarà da subito oppure se serviranno ancora degli anni ma la strada, per i ricchi del calcio è tracciata: andare a recuperare sempre più soldi, a prescindere da quello che vogliono i tifosi.
Da quando è uscito il comunicato ufficiale nella serata di domenica, è iniziato il tiro al bersaglio verso i promotori di questa iniziativa. Da tifosi dell’Atalanta abbiamo un concetto del calcio che è quanto di più lontano possa essere dai pensieri di Andrea Agnelli e compagnia.
Il nostro auspicio? Che la Superlega vada avanti. Avete letto bene, non siamo impazziti di colpo. Auspichiamo che Juventus, Milan ed Inter vadano a giocare la loro Superlega ed abbandonino per sempre la serie A e le coppe europee. Tenetevi la Superlega, i super diritti televisivi, gli stadi moderni, i posti a sedere e lasciateci giocare con i nostri avversari “minori” magari in stadi meno belli ma ancora animati dalla passione per il calcio e non per i soldi.
Ma quanto sarebbe bello se il vostro posto in Serie A fosse destinato a piazze come Palermo, Catania, Catanzaro, Lecce, Bari, Avellino, Vicenza, Como, Cremonese, Pisa e via dicendo… piazze che hanno fatto la storia del calcio come passione popolare in Italia.
Non è una provocazione, andate avanti, sarebbe stupendo.
A.T.A.
Associazione Tifosi AtalantiniAtalanta