José Mourinho non ne vuole proprio sapere di rinunciare a prendersi la scena. In vista dell'imminente appuntamento degli ottavi di finale di Europa League – con la doppia sfida contro gli scozzesi dei Glasgow Rangers – lo Special One è tornato a parlare della sua esperienza alla guida del Fenerbahce. Che si è caratterizzata nelle sue ultime settimane per i ripetuti attacchi al Galatasaray, alla classe arbitrale e alle istituzioni del calcio turco. Comportamenti che, soprattutto in occasione del recente derby contro la squadra di Osimhen e compagni, gli sono costati quattro giornale di squalifica, poi ridotte a due, per presunte frasi razziste rivolte ai tesserati del club avversario.
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“Dopo il derby con il Galatasaray sono stato squalificato per quattro giornate. Il giorno stesso è uscito che il presidente del comitato disciplinare stava festeggiando con la maglia del Galatasaray. Dopo 10 ore la mia squalifica è passata da quattro a due giornate. Questo deve farvi capire la dimensione di ciò che è successo”, ha dichiarato Mourinho a Sky Sports Uk. Ma l'ex allenatore di Inter e Roma non si ferma qui e, ai microfoni di TNT Sport, rincara ulteriormente la dose nei confronti del Galatasaray: “Qui in Turchia non si tratta soltanto di una rivalità calcistica, bensì di un sistema dominato da un solo club, che determina il campionato. Non ha un buon odore (ha sottolineato ridendo, ndr). Il Fenerbahce è un club che sta cercando disperatamente di spezzare il dominio del Galatasaray, ma non si tratta di un dominio calcistico quanto semmai di un sistema dominante. E ciò rende il nostro lavoro davvero complicato. Io lavoro per un grande club, un club trasparente e pulito, che vuole vincere e ripulire il campionato turco nella maniera più giusta”.
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Dopo aver superato i playoff contro l'Anderlecht e aver raggiunto gli ottavi di finale di Europa League, in caso di successo contro i Rangers il Fenerbahce potrebbe trovarsi di fronte la Roma ai quarti (impegnata nel doppio atto contro gli spagnoli dell'Athletic Bilbao). Una sfida che sarebbe speciale per Mourinho, visti i suoi importanti trascorsi in giallorosso: “Chi vincerà la coppa? Sicuramente le ritrovi quando guardi ai due club inglesi, Manchester United e Tottenham, ma anche l'Athletic è un top-team e vorrà giocare la finale in casa. Ci sono grandi club ancora nel torneo, perciò noi pensiamo per ora soltanto ai Rangers. Se dovessimo passare ai quarti di finale, allora potreste cominciare a sognare un pochino, ma con 16 squadre ancora in corsa la strada è molto lunga”.
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Infine, nell'intervista a TNT Sport, José Mourinho ha parlato di se stesso e di che tipo di allenatore si senta attualmente dopo tanti anni di carriera: “Sono cambiato in meglio. Penso di essere un allenatore migliore rispetto al passato, con maggiore esperienza e al quale tutto sembra come un déjà vu. Penso meno a me stesso e di più agli altri, ai miei giocatori, ai miei dirigenti, ai tifosi del mio club. Mi sento decisamente meglio ora, rispetto a prima. Sicuramente sono cambiato fisicamente ma, come allenatore, penso di essere migliore rispetto al passato”.
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