
Morte Maradona, al processo la nuova autopsia: né alcool, né droghe, ma psicofarmaci in corpo. Cuore grosso il doppio del normale
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LE CAUSE DELLA MORTE - Il dottor Alejandro Ezequiel Vega ha spiegato che il cuore di Maradona era enormemente ingrossato, pesando circa 503 grammi contro una media di 250-300 per una persona di 60 anni e al suo interno era presente del liquido. Maradona è morto ufficialmente, per un edema polmonare acuto provocato da una insufficienza cardiaca congestizia, ovvero un malfunzionamento del cuore che ha causato un accumulo di liquidi nei polmoni.
NIENTE ALCOOL E DROGHE - La perizia autoptica ha inoltre confermato come Maradona fosse un paziente soggetto a ischemia cronica, ovvero una riduzione del flusso sanguigno e di ossigeno al cuore, e di conseguenza a forte rischio di ricadute, e un soggetto che soffriva di cirrosi epatica. Il quadro clinico era già compromesso, ma nel corpo al momento della morte non erano presenti tracce né di alcool né di droghe.
SOLO PSICOFARMACI - Quello che però è emerso, oltre alla smentita di una morte per abuso di sostanza stupefacenti, è che al momento della scomparsa, nella villa nella periferia di Buenos Aires, Maradona avesse in corpo tracce di diversi psicofarmaci. Un dato che sostiene le tesi dell'accusa che vede, come riporta Tuttosport, al centro del processo alcuni operatori sanitari, fra cui il neurochirurgo Leopoldo Luque e la psichiatra Agustina Cosachov, accusati di omicidio colposo aggravato e di negligenza nelle cure prestate dopo l'ultimo intervento per rimuovere un ematoma subdurale, avvenuto poco prima della morte.
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sì lasci da pArte il campanilismo da ultra di borgata. Qua il tifo e i colori di appartenenza non...