
Lazio, progetto stadio: Lotito ha depositato il piano per il nuovo Flaminio. Costi, ricavi e tempistiche
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COSTI – Nel piano depositato, va esplicitato un focus inerente ai costi. Di quei 438,2 milioni di euro citati in precedenza, 357,6 milioni è l’ammontare complessivo dei lavori, più i vari oneri da pagare al Comune che superano i 4,2 milioni. Poi ci sono i costi per la sicurezza, 7 milioni, e quelli per l’arredamento di 9 milioni, le spese tecniche 13,6 milioni e, infine, quasi 46 milioni di euro di Iva. Infine, una serie di spese che La Lazio vorrebbe fosse a carico degli enti locali interessati per un totale di 24 milioni. Di queste cifre appena elencate, la società capitolina vorrebbe farsi carico di: 283 milioni di mutui trentennali, 85,6 milioni con autofinanziamento più i 24 milioni di contributi pubblici e 45,6 milioni di euro per coprire il costo dell’Iva.
COME RIENTRARE – All’interno dello stesso piano, come viene specificato anche da Calcio&Finanza, Lotito ha chiarito quale sarà la sua strategia per rientrare dal grande investimento per la ristrutturazione del Flaminio: 3,9 milioni di euro l’anno dai posti vip degli sky box, più incassi pari a mezzo milione (a salire) e i diritti sul nome dell’impianto – naming rights – che saliranno dagli 0,8 milioni dei primi due anni ai 3,2 delle stagioni successivi e così ad aumentare. Poi ci saranno le sponsorizzazioni (da 0,65 milioni per arrivare poi ai 16,3 milioni di euro), gli eventi aziendali (da 0,43 a 1,8 milioni di euro), il museo e il tour (da 0,2 a 0,82 milioni annui), gli eventi non sportivi e la locazione degli spazi (da 0,88 a 3,6 milioni annui) e, infine, a decorrere dal 2057, il piano prevede che la Lazio maturi delle royalties nella misura di 5,57 milioni di euro.
PASSI FUTURI – In questo momento, il progetto della Lazio è completo e la società deve attendere che parta la conferenza dei servizi, un iter già avviato dall’unico concorrente, ovvero Roma Nuoto. I nodi principali riguarderanno la tutela dello stadio e del paesaggio, oltre all’accessibilità allo stesso impianto. Infine, l’ultima problematica della questione Flaminio riguarda le Belle Arti. In passato, infatti, la Soprintendenza ha bocciato ogni proposta di recupero dell’impianto che avrebbe visto lo stadio Flaminio diverso dalla sua struttura originale. Resterà da capire la sua opinione, ma intanto il progetto della Lazio è vivo e vegeto.
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Speriamo vada in porto. La rinascita del nostro calcio passa anche attraverso le strutture. Per...