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    Juve-Dybala, il rinnovo che slitta: Antun in Argentina, l'inchiesta della Procura. Ma l'intesa c'è

    Juve-Dybala, il rinnovo che slitta: Antun in Argentina, l'inchiesta della Procura. Ma l'intesa c'è

    • Nicola Balice, inviato a Torino
    Il rinnovo di Paulo Dybala, una priorità. Almeno da qualche mese. Lo stesso Max Allegri voleva ridurre al minimo l'elenco dei casi aperti, dopo due anni in cui ci si era detti tutto e il contrario di tutto ora il numero 10 argentino è al centro del progetto tattico con i galloni del leader su cui costruire la Juve che verrà. E la trattativa, effettivamente, era ripartita arrivando al rettilineo finale al termine di dialoghi che sembravano poter portare a un contratto tutto nuovo, anche figlio di questi tempi: circa 10 milioni bonus inclusi, parte fissa da 8 destinata a crescere nel tempo proprio al raggiungimento di quei bonus, nuova data di scadenza 30 giugno 2026. Quando Jorge Antun era tornato in Argentina, inizio ottobre, tutto ormai sembrava concordato, restando da definire solo in termini tecnici , il famoso passaggio di documenti era iniziato. Aspettando i fatidici ultimi dettagli, firma e annuncio. Attesi per fine ottobre, poi per fine novembre. Infine rimandati, anche pubblicamente, dallo stesso Dybala nel post Juve-Genoa.


    COSA MANCA – A volte anche il calendario fa brutti scherzi. Un anno fa, dopo Genoa-Juve, arrivò il botta e risposta tra Dybala e Agnelli che mise sostanzialmente fine a una trattativa e diede il via a una nuova fase di guerra fredda tra il club e la Joya, poi finito pure sul mercato successivamente. Ora dopo Juve-Genoa è col sorriso che Dybala capisce il momento: “Io credo che ora la società abbia altre cose a cui pensare e da risolvere. Il rinnovo può aspettare adesso”. Adesso il club ha altro a cui pensare. Ed è vero, l'inchiesta avviata dalla Procura di Torino potrebbe cambiare tutto, inevitabile dover prendere tempo stravolgendo l'agena delle priorità. Tra l'altro, dettaglio non da poco, pure Antun è ancora bloccato in Argentina per vari motivi che si possono definire come burocratici o logistico-organizzativi. Ci sono ritardi e ci sono motivazioni reali, resta un'intesa solida e la voglia di andare avanti insieme. Oggi è così, poi però la fase di attesa di tempi migliori dovrà terminare.

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